Il denaro è stato rinvenuto in casa di Giovanni Luca Impellizzeri, considerato dalla Procura il maggiore investitore dell'affare che vede indagato anche il presidente del Catania Antonino Pulvirenti, con cui si incontrò in una nota cioccolateria catanese. Carte «di sicuro rilievo penale», spiega la polizia, con riferimenti alla società rossazzurra sono state trovate in casa di un altro indagato
Combine Catania, perquisizioni della Digos Sequestrati documenti e centomila euro
Ancora novità dall’operazione I treni del gol che, secondo la Procura di Catania, coinvolge anche alcuni dirigenti della società di calcio rossazzurra in un giro di partite combinate. Dopo avere notificato gli arresti domiciliari agli indagati, ieri notte, la Digos etnea ha perquisito le loro abitazioni ed effettuato alcuni sequestri. Nella casa di Giovanni Luca Impellizzerri, agente di scommesse sportive on-line, sono stati trovati centomila euro divisi in più mazzette e nascoste nel controsoffitto. Un localizzatore di microspie a radiofrequenze è stato rinvenuto nel suo ufficio. A Roma, nell’abitazione di Piero Di Luzio sono stati scoperti alcuni appunti e documenti con note riferite al Calcio Catania e alle somme di denaro versate. Le autorità giudicano queste carte «di sicuro rilevo penale».
Lo scandalo intanto si allarga. Sono stati indagati in stato di libertà altri sei giocatori: Riccardo Fiamozzi del Varese, Luca Pagliarulo, Antonio Daì e Christian Terlizzi del Trapani, Matteo Bruscagin del Latina, Alessandro Bernardini del Livorno. Coinvolta anche la Lega Pro. Al centro dell’indagine c’è la partita Messina-Ischia isola verde, finita 1-1. Anche questo caso sarebbe legato alla figura di Giovanni Luca Impellizzeri. Secondo la Procura, le varie agenzie quotavano il risultato esatto, poi concretizzatosi, fino anche a 19 volte la posta.