Scala dei Turchi sequestrata, indagato proprietario «Pretese di sfruttamento del costone senza tutela»

Sequestrata Scala dei Turchi e indagato Ferdinando Sciabarrà, il pensionato 72enne che rivendica la proprietà di uno dei gioielli della Sicilia per una usucapione maturata dal padre. «A fronte di un sito di immenso valore storico, paesaggistico e geologico, si deve purtroppo registrare – scrivono dalla procura di Agrigento – una carente tutela del sito, verosimilmente attribuibile all’ambiguo status giuridico dello stesso». Sulla scogliera candidata a patrimonio dell’Unesco, infatti, da anni va avanti l’annosa disputa tra pubblico e privato

Qualche anno fa, spuntarono i cartelli «proprietà privata». Sciabarrà, in effetti, risulta catastalmente proprietario di una parte della Scala dei Turchi. «Va detto che il sito viene rivendicato come di proprietà dell’indagato che ne detiene il possesso di fatto. L’indagato, da parte sua – scrivono i magistrati – senza avere mai effettuato alcuna opera a protezione del sito, sia dal punto di vista della tutela paesaggistica che della messa in sicurezza, ha avanzato pretese di carattere economico sullo sfruttamento del sito e ha preteso di effettuare opere di recinzione, così innescando un contenzioso con il Comune di Realmonte che ha contestato all’indagato la proprietà del bene». Le indagini svolte dalla capitaneria di porto hanno permesso di accertare che le ragioni del Comune di Realmonte «non sono affatto infondate», si legge ancora nel provvedimento.

L’indagine della procura era stata aperta, nei mesi scorsi, a carico di ignoti per inosservanza delle norme a tutela dei beni artistici, culturali e ambientali sulla situazione nella Scala dei Turchi. Crolli, chiusure e riaperture: una storia che si ripete ciclicamente. Molte volte, negli ultimi anni, interi pezzi di marna bianca sono venuti giù dal costone costringendo il sindaco Calogero Zicari a emanare delle ordinanze – sempre difficilmente applicabili – che vietavano l’accesso al sito. In questi mesi la capitaneria di Porto Empedocle, su delega della procura agrigentina, ha sentito decine di persone per fare chiarezza sulla situazione di uno dei luoghi più attrattivi dell’intera Isola. 

«Ancora una volta la procura arriva prima della politica», dice il presidente di Mareamico Claudio Lombardo, l’associazione che da tempo denuncia le condizioni della marna bianca. «Finalmente – auspica – si farà chiarezza e si utilizzeranno i luoghi come meritano. Ora con l’area sotto sequestro partirà il processo di regolamentazione», conclude Lombardo. L’associazione Mareamico, su formale mandato del signor Sciabbarrà, aveva presentato all’amministrazione comunale un business plan che prevedeva l’accesso a pagamento alla Scala. Un biglietto di 3 euro a persona in cambio dell’assicurazione per i visitatori e le spese di guardiania. Nel piano, il 30 per cento degli introiti sarebbe andato al Comune che avrebbe dovuto investirli sul sito stesso. Il primo cittadino, però, rifiutò la proposta. 

«Mai avremmo ceduto il bene al privato a quelle condizioni», aveva spiegato a MeridioNews il sindaco Zicari quando invece era propenso ad accettare l’ultima offerta da parte del privato: cedere il cento per cento della proprietà al Comune di Realmonte in cambio, per 70 anni, del 70 per cento dei ricavi provenienti dal brand Scala dei Turchi. L’accordo, però, è poi sfumato dopo la delibera a non procedere da parte del Consiglio comunale. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]