Formazione professionale, lavoratori ancora a spasso «A Natale saremo sotto la casa dell’assessora Lo Bello»

Formazione professionale siciliana: è cambiato l’ordine degli addendi, ma il prodotto è rimasto immutato. Mariella Lo Bello ha preso il posto di Nelli Scilabra sulla plancia di comando di questo assessorato. Ma non è successo nulla. 

A sottolinearlo sono i protagonisti dell’Unione lavoratori liberi della Formazione professionale. Si tratta di un’Associazione di lavoratori che, quando decide di dare vita a una manifestazione, porta in piazza almeno 2 mila persone. E siccome si sono stancati di aspettare minacciano di passare il santo Natale sotto la casa dell’assessore Lo Bello.  

«Prendiamo in prestito (in parte) il titolo di una fa»ofessionale – per comunicare alla neo assessora che i lavoratori della Formazione professionale, molto probabilmente, passeranno il Santo Natale presso l’abitazione della stessa! Sì, proprio così! Saremo costretti, nostro malgrado, a dovere passare le feste Natalizie sotto casa Lo Bello perché la nostra eroina, dopo un mese dalla nomina, non solo non ha ancora le idee chiare sul futuro del settore, ma non ha accelerato per niente l’iter amministrativo per consentire l’avvio della Terza Annualità dell’ex Avviso 20/2011 provocando, quindi, un sicuro slittamento della corresponsione dei primi acconti. Tradotto, niente stipendi per gli operatori della Formazione professionale che, come al solito, dovranno passare le festività Natalizie in miseria!»..

Insomma: i lavoratori erano senza lavoro quando c’era Nelli Scilabra. E continuano a non lavorare con Mariella Lo Bello.  

«È quantomeno incredibile – prosegue la nota dell’associazione di lavoratori del settore – che, ad oggi, la neo vicepresidente della Regione Sicilia con delega alla Formazione professionale non abbia costituito lo staff di collaboratori e si sia semplicemente dilettata a rilasciare interviste preannunciando Black List del settore e stop al disegno di legge di riforma. E’ incredibile che non abbia sentito l’esigenza di confrontarsi con le organizzazioni sindacali, con le Associazioni dei lavoratori non sindacalizzati e nemmeno con i singoli lavoratori costretti a inseguirla in ogni dove».

«Ad oggi – si legge sempre nel comunicato – nulla sul presente e nulla sul futuro del settore. Ricordiamo alla stessa Lo Bello che Giugno 2015 è ormai prossimo e non si intravedono lontanamente soluzioni per dare un futuro sereno e stabile a circa 6000 lavoratori del settore degli interventi formativi. Di questi, una larga parte è stata già licenziata e sperava in un immediato futuro lavorativo con l’ormai famigerato progetto Prometeo, gestito dal Ciapi di Priolo in modo quantomeno approssimativo, considerato che più della metà dei corsi non sono stati avviati». 

A questo punto i lavoratori di quest’associazione pongono alcune domande: «Quale azione ha posto in essere la nostra assessora per sollecitare i vertici del Ciapi ad attivare i suddetti corsi? Quale attività la stessa ha posto in essere per avviare le attività a valere della Terza Annualità ex Avviso 20/2011? Quale intervento ha attivato per garantire il sostegno al reddito di migliaia di lavoratori, fino a ieri sospesi, che ancora aspettano da diversi mesi? Cosa intende fare per garantire la restante parte di indennità a quegli operatori che hanno fruito dell’intervento del fondo di garanzia a parziale copertura dell’integrazione alla CIGD 2012 (solo il 7.7 %)? Cosa pensa di proporre per quei lavoratori che hanno avuto gli enti revocati? Cosa vuol fare per le attività future del settore a partire da Luglio 2015, considerato anche che le attività formative devono essere obbligatoriamente fornite ai giovani siciliani per non incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio?».

Quindi la conclusione: «Queste e tante altre domande vorremmo porgere alla nostra Assessora, ma ad oggi ci è stato impossibile farlo de visu! Quindi se nel più breve tempo possibile non avremmo risposte concrete circa il presente (Festività Natalizie) ed il futuro della Formazione professionale in Sicilia saremo costretti ad intraprendere azioni di protesta forti ed incisive non escludendo di passare Natale e Capodanno sotto l’abitazione della nostra Vicepresidente della Regione!».


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