Le aree protette in Sicilia compiono quarant’anni: «Tra minacce e intimidazioni, abbiamo custodito la bellezza»

«Quarant’anni fa, si diceva che la nascita di una riserva avrebbe mummificato il territorio e bloccato lo sviluppo. Oggi possiamo affermare che, nella maggior parte dei casi, così non è stato». È la riflessione con cui il presidente dell’associazione Natura sicula Fabio Morreale inizia a celebrare l’importante anniversario delle prime aree protette istituite in Sicilia. La foce del fiume Platani nell’Agrigentino; l’Oasi del Simeto, il fiume Fiumefreddo e la timpa di Acireale in provincia di Catania; le montagne delle felci e dei porri nel Messinese; il pino d’Aleppo nel Ragusano; fiume Ciane e Saline di Siracusa, l’oasi faunistica di Vendicari e Cavagrande del Cassibile nel Siracusano; le isole dello stagnone di Marsala, la foce del fiume Belice e il bosco di Alcamo in provincia di Trapani. Aree protette che nell’Isola occupano circa il 20 per cento del territorio regionale.

A partire dal 1984, l’avvio dell’istituzione delle aree protette in Sicilia ha salvaguardato le biodiversità dei territori. «È stata anche una misura – sottolinea Morreale – per mettere fine alle tante speculazioni di cui le aree naturali erano state vittime o rischiavano di esserlo». Dalle raffinerie di petrolio ai villaggi turistici, dalle riserve di caccia agli allevamenti intensivi, fino a zone da scavare per ricavare pietre da costruzione. «La bellezza custodita – aggiunge il presidente di Natura Sicula – non è un dono del caso ma il frutto delle battaglie di molti ambientalisti e di quarant’anni di protezione». Che, però, non hanno portato ovunque agli stessi risultati. «Ci sono casi eccellenti di luoghi che hanno fatto enormi passi avanti – dice Morreale – È il caso, per esempio, dell’oasi faunistica di Vendicari». Altre zone invece, se hanno fatto dei passi, sono stati all’indietro. «Dopo quarant’anni – analizza – possiamo dire che le aree protette affidate alle associazioni ambientaliste hanno avuto una gestione appropriata che ne ha migliorato le condizioni anche di fruibilità». Situazione opposta per le zone gestite dalle ex province, oggi liberi consorzi.

«Dati alla mano, dove le aree protette sono gestite bene – sottolinea Morreale – portano benefici al territorio non solo in termini di conservazione del patrimonio naturale ma anche di sviluppo economico». Diventano, infatti, attrazioni turistiche al pari di luoghi simbolo come i templi di Agrigento o il teatro greco di Siracusa. «E quello naturalistico – aggiunge – è un turismo di qualità: lento, sostenibile, consapevole, con un forte senso di rispetto per il territorio». Eppure, arrivare ai risultati di questi primi quarant’anni non sempre è stato semplice. «Abbiamo dovuto contrastare molti luoghi comuni specie tra imprenditori e amministratori e abbiamo ricevuto anche minacce e intimidazioni. Ma – afferma soddisfatto il presidente di Natura Sicula – siamo riusciti a proteggere ecosistemi che altrove sono scomparsi». Ed è proprio sulla base degli esiti positivi che gli ambientalisti guardano al futuro: «Per continuare a custodire i territori, è necessario che la politica decida di andare avanti sulla stessa strada – conclude Morreale – partendo dall’istituzione di riserve naturali come quella del Plemmirio e del parco degli Iblei».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

«Quarant’anni fa, si diceva che la nascita di una riserva avrebbe mummificato il territorio e bloccato lo sviluppo. Oggi possiamo affermare che, nella maggior parte dei casi, così non è stato». È la riflessione con cui il presidente dell’associazione Natura sicula Fabio Morreale inizia a celebrare l’importante anniversario delle prime aree protette istituite in Sicilia. La […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]