Ennesimo rinvio della seduta d’aula dell’Assemblea regionale siciliana (Ars). E, ancora una volta, a mancare è stata la quadra tra i gruppi della maggioranza di governo. In particolare, su provvedimenti complessi e delicati come le variazioni di Bilancio o Finanziarie. Testi normativi che toccano gli interessi di tutti i settori, generando spesso forti frizioni interne. […]
Ancora un rinvio all’Ars: per Schifani corsa contro il tempo per la Finanziaria
Ennesimo rinvio della seduta d’aula dell’Assemblea regionale siciliana (Ars). E, ancora una volta, a mancare è stata la quadra tra i gruppi della maggioranza di governo. In particolare, su provvedimenti complessi e delicati come le variazioni di Bilancio o Finanziarie. Testi normativi che toccano gli interessi di tutti i settori, generando spesso forti frizioni interne. Come ad esempio, per la ripartizione dei fondi o l’inserimento di norme non previste. Specie quando il clima è già teso, a causa di ipotesi di rimpasti in giunta o di verifiche politiche. O per l’attenzione su indagini che coinvolgono componenti dell’assemblea o del governo. E, ancora, per l’onnipresente ombra dei franchi tiratori che, nonostante gli accordi presi durante l’ultimo vertice di maggioranza dei giorni scorsi, potrebbero insidiare le approvazioni in aula. Il tutto con un unico risultato: la sospensione o il continuo rinvio dei lavori dell’Ars per gestire la situazione politica.
Finanziaria in arrivo: tra fibrillazione e rischio di blocco cardiaco
Il termine ultimo per l’approvazione della legge di Stabilità regionale (in gergo, la Finanziaria) e del bilancio di previsione per l’anno successivo è fissato, come a livello nazionale, al 31 dicembre di ogni anno. A oggi, la manovra finanziaria per il 2026 dovrebbe essere in piena fase di preparazione. I passaggi necessari prevedono, innanzitutto, la presentazione delle proposte di ogni assessorato all’assessorato all’Economia. Il quale le aggrega per formare il disegno di legge di Stabilità e Bilancio. Da presentare poi alla giunta che, pare, punti ad approvare il ddl entro la fine del mese o l’inizio di novembre. Sarà poi il governo a portare il testo all’assemblea regionale per la discussione e votazione. Obiettivo dichiarato, sebbene ambizioso, della maggioranza è quello di archiviare l’intera manovra entro la metà di dicembre. Per evitare le pressioni delle ultime settimane dell’anno ed evitare di ricorrere all’esercizio provvisorio.
Cosa succede se scade il termine?
Se l’Ars non riesce ad approvare la Finanziaria entro il 31 dicembre, la Regione è costretta a operare in esercizio provvisorio. Un meccanismo che limita la spesa ai dodicesimi: cioè un massimo di un dodicesimo dello stanziamento dell’anno precedente per ogni mese. Bloccando o rallentando l’avvio di nuovi programmi e investimenti. E creando incertezza agli enti locali, come i Comuni, e agli operatori economici che dipendono dai trasferimenti regionali. Una scadenza, quella del 31 dicembre, che però dipende più dal lavoro svolto – e dalla concentrazione politica – nelle settimane precedenti. Cioè queste.