«I poliziotti in servizio all’ufficio polizia di frontiera di Catania, dopo l’incendio, stanno vivendo il mal funzionamento dei servizi interessati all’aeroporto Fontanarossa». È il Coisp (il coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) a mettere nero su bianco in una nota il «forte disagio» che stanno vivendo gli agenti. «Oggi – si legge nel comunicato […]
Aeroporto Catania, l’allarme dei poliziotti: «Nessun sopralluogo di un medico per sicurezza dei luoghi»
«I poliziotti in servizio all’ufficio polizia di frontiera di Catania, dopo l’incendio, stanno vivendo il mal funzionamento dei servizi interessati all’aeroporto Fontanarossa». È il Coisp (il coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) a mettere nero su bianco in una nota il «forte disagio» che stanno vivendo gli agenti. «Oggi – si legge nel comunicato – i poliziotti sono stati costretti, con ordine scritto, a riprendere servizio anche presso il terminal A». La zona colpita dal rogo che, lentamente, sta tornando verso la normalità. Secondo quanto ricostruito dal sindacato, lì gli agenti sarebbero stati impiegati «per poche ore e con le mascherine. Il restante turno dovranno svolgerlo all’aperto».
Una situazione che preoccupa il Coisp anche perché «ad oggi, il medico della polizia di Stato non ha effettuato il previsto sopralluogo sui luoghi di lavoro, necessario per attestare la sicurezza e la salubrità sui luoghi di lavoro dove vengono impiegati gli appartenenti alla polizia: il Coisp – si chiude la nota – a tutela della categoria, insiste sul fatto che ad attestare la sicurezza sui luoghi di lavoro debba essere esclusivamente l’ufficio sanitario della polizia di Stato». Un disagio, quello degli agenti, che si somma a quello di altri lavoratori dello scalo etneo e ai disservizi che stanno ancora subendo diversi passeggeri.