Con una bomba carta su una bicicletta rubata a Siracusa. Così i poliziotti questa notte hanno fermato e arrestato un 29enne già noto alle forze dell’ordine. Gli agenti hanno notato l’uomo a bordo del mezzo a due ruote mentre stava percorrendo corso Gelone nel capoluogo aretuseo. La bomba carta sulla bicicletta Un ordigno artigianale rudimentale […]
Siracusa, 29enne fermato con una bomba carta su una bici rubata
Con una bomba carta su una bicicletta rubata a Siracusa. Così i poliziotti questa notte hanno fermato e arrestato un 29enne già noto alle forze dell’ordine. Gli agenti hanno notato l’uomo a bordo del mezzo a due ruote mentre stava percorrendo corso Gelone nel capoluogo aretuseo.
La bomba carta sulla bicicletta

Un ordigno artigianale rudimentale munito di miccia e con circa mezzo chilo di esplosivo. Nel corso della perquisizione da parte dei poliziotti, è poi emerso che il 29enne aveva con sé anche un accendino e due cacciaviti. Non è ancora chiaro il motivo per cui l’uomo si aggirasse per le vie di Siracusa, a bordo della bicicletta elettrica rubata, con una pericolosa bomba carta dietro. Per questo sono ancora in corso le indagini da parte degli investigatori.
Il 29enne arrestato con la bomba carta
Quando questa notte è stato fermato dagli agenti, l’uomo indossava un cappuccio sulla testa e si copriva il viso con una sciarpa. Il 29enne con la bomba carta artigianale è stato bloccato nella zona di corso Gelone a Siracusa. L’ordigno rudimentale sarà analizzato dagli artificieri della polizia che sono intervenuti per mettere in sicurezza l’esplosivo. L’uomo è stato arrestato dai poliziotti con l’accusa di possesso illegale di esplosivo e ricettazione ed è stato portato in carcere.
Il fenomeno delle bombe carta a Siracusa
A Siracusa, dal 2017 in poi, le bombe carta fatte esplodere davanti ad attività commerciali sono state tante. Dalle rosticcerie alle paninerie, dalle pizzerie ai pub e ai bar, fino a un rivenditore di dolciumi, una palestra, un barbiere, un fabbro, un circolo ricreativo, un centro scommesse. Dalle indagini, era emerso poi che la matrice di questi atti intimidatori non sarebbe stata unica. Insomma dietro non sempre ci sarebbe stato il fenomeno legato al racket delle estorsioni. Secondo le risultanze investigative, tra i moventi ci sarebbero stati anche screzi personali e questioni riguardanti il mondo del traffico e dello spaccio di droga. Le indagini avevano poi portato a numerosi arresti in quella che passò alla cronaca come la banda delle bombe carta.