La vittima dello stupro di gruppo avvenuto la notte tra il 6 e il 7 luglio a Palermo aveva già denunciato un’altra violenza. Come scrive Live Sicilia, il processo è già in corso. L’imputato è un cugino cinquantenne della ragazza, accusato di avere abusato, a giugno dell’anno scorso, della 19enne con l’aggravante dell’uso di alcol e cocaina. Il procedimento è […]
Foto di rawpixel.com
La vittima dello stupro di gruppo di Palermo aveva già denunciato un’altra violenza: l’imputato è il cugino 50enne
La vittima dello stupro di gruppo avvenuto la notte tra il 6 e il 7 luglio a Palermo aveva già denunciato un’altra violenza. Come scrive Live Sicilia, il processo è già in corso. L’imputato è un cugino cinquantenne della ragazza, accusato di avere abusato, a giugno dell’anno scorso, della 19enne con l’aggravante dell’uso di alcol e cocaina. Il procedimento è già arrivato alla fase dell’udienza preliminare. L’incidente probatorio si è svolto a gennaio, prima di quello per lo stupro di luglio, filmato con il cellulare da uno dei sette indagati.
Per i fatti di giugno, il pm Clio Di Guardo due mesi fa ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato nonostante il suo legale, l’avvocato Giovanni Di Trapani, ritenga che «nel corso dell’incidente probatorio siano emerse incongruenze e contraddizioni nel racconto della ragazza che fanno propendere per l’estraneità ai fatti dell’imputato». Il legale chiederà che venga acquisita al fascicolo del processo la registrazione integrale della trasmissione Avanti popolo di Rai 3, nel corso della quale la conduttrice Nunzia De Girolamo ha intervistato la ragazza che ha scelto di mostrare il proprio volto.
«Senza voler minimamente accostare due vicende diverse, seppur accomunate dalla stessa persona offesa e dagli stessi reati – spiega l’avvocato Di Trapani – va evidenziato che la giovane donna non ha fatto alcun riferimento al processo che vede imputato il mio assistito. Ritengo che si tratti di un elemento a favore della tesi difensiva che sarà enunciata a tempo debito».