Zanne Festival, rock di qualità sotto al Liotro «Portare la musica internazionale a Catania»

Tre giorni di arte, natura e rock’n’roll, con una line up che non ha nulla da invidiare alle grandi rassegne internazionali e un ricchissimo programma di attività collaterali per coinvolgere grandi, piccini e amici a quattro zampe. Tutto rigorosamente made in Catania. E’ la prima edizione di Zanne Festival, un evento musicale tra i più interessanti nel panorama estivo italiano 2013 che vedrà protagonisti sul palco, allestito per l’occasione al parco Gioieni, gruppi di altissimo livello. Si parte stasera con gli statunitensi The Black Lips, nella loro unica data italiana, per passare, martedì 25 giugno, agli Swans e concludere, mercoledì 3 luglio, con i Jon Spencer Blues Explosion, anche loro from Usa. Tre concerti d’eccezione, accompagnati da esibizioni di musicisti emergenti e conditi con bazar, performance di street art, danze orientali, lezioni di yoga, iniziative di solidarietà, laboratori per bambini, passeggiate con gli animali, gare di skate e tanto altro, per animare le tre giornate da mattina fino a notte.

Un festival all’insegna della musica di qualità, organizzato dall’associazione culturale Kizmiaz, con il patrocinio del Comune di Catania. Il team che la compone, reduce dell’esperienza dell’omonima rassegna itinerante di garage rock che l’anno scorso ha portato sotto al vulcano band del calibro di King Khan & the Shrines, King Automatic, King Salami, Cynics e Reverend Beat-Man, ha deciso di dare vita a Zanne, mosso dall’esigenza di «portare la musica internazionale a Catania, un tempo teatro di grandi eventi», spiega Nicola Compagnini, presidente dell’associazione e co-organizzatore insieme a Elisa Pulvirenti e Antonio Vinciguerra. Un obiettivo che emerge già a partire dal nome. «Volevamo qualcosa che identificasse il territorio e Catania in particolare – sottolinea Compagnini – da qui le zanne, per richiamare appunto l’elefante, il Liotro, simbolo della città».

A caratterizzare Zanne Festival anche la scelta della location. La tre giorni infatti, sarà interamente ospitata dal parco Gioieni, polmone verde a nord della città, famoso più per il degrado in cui versa, tra l’abbandono e i recenti incendi, che per le sue qualità di spazio all’area aperta a pochi passi dal centro. Lo scopo degli organizzatori della rassegna è proprio quello di «recuperare un luogo che di solito viene relegato a passeggiate per i cani o per bivaccare» precisa Compagnini, sottolineando come l’evento sia «una grande occasione di rilancio per un parco che in pochi frequentano ma che in realtà è un posto bellissimo e che vanta una posizione e una vista stupende». Il recupero di uno spazio cittadino da destinare alla musica, quindi, ma anche la scelta di un luogo «pubblico, accessibile a tutti», spiega l’organizzatore. «Se avessimo allestito Zanne in un club privato, sarebbe stata una festa per pochi – dice Compagnini – invece abbiamo voluto conivolgere tutta la città con un evento trasversale, integrando al programma una serie di attività collaterali per avvicinare a questo tipo di band anche un pubblico di solito lontano alla misica di qualità».

E’ infatti la buona musica rock ad essere il fulcro di Zanne, che gli stessi organizzatori definiscono un festival «sui generis». «Prima di tutto perché abbiamo scelto di fissare tre date a distanza di qualche giorno l’una dall’altra», racconta Compagnini. Una scelta nata più da un’esigenza di qualità che di comodità. «Non siamo partiti dall’idea di fare tutto in un fine settimana ed invitare le band disponibili in quei giorni – sottolinea Compagnini – ma ogni data è stata dettata dalla disponibilità dei gruppi che abbiamo scelto. Li abbiamo fortemente voluti, inseguiti e siamo riusciti a portarli a Catania». A formare la prestigiosa line up una forte «passione che accomuna me e gli atri membri di Kizmiaz per questo tipo di musica e per queste band in particolare», spiega l’ideatore. «Ci abbiamo messo solo del nostro e per noi è un onore averli qui».

Insieme ai big di fama internazionale, spazio anche agli artisti emergenti locali, selezionati nei giorni scorsi tramite il contest Nuove Zanne. I primi ad esibirsi saranno i Jaguar & the Savanas, che apriranno il concerto di stasera dei Black Lips, che suoneranno insieme agli statutinensi Fidlar. Musica e arte a contatto con la natura, quindi. Con un occhio al territorio. Per «rilanciare la Sicilia orientale, che dal punto di vista dei festival si trova svantaggiata rispetto a quella occidentale». Dall’altra parte della Trinacria, infatti, a Castelbuono, vicino Palermo, da anni si tiene con enorme successo l’Ypsigrock. Un successo «a cui ci ispiriamo – precisa l’organizzatore – e che vogliamo replicare anche a Catania perché la rinascita culturale passa anche da eventi musicali di questo tipo».

Per informazioni sulle band e sulle attività collaterali, per i costi dei biglietti e per consulare il programma completo, basta visitare il sito www.zannefestival.com.

[Foto di Zanne Festival]


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