Unipa, posteggi a pagamento in viale delle Scienze Gli studenti: «Sarà l’ennesima spesa, reagiremo»

Gli studenti dovranno pagare il posteggio per seguire le lezioni nella cittadella universitaria di Palermo. Il rettore Roberto Lagalla aveva avvisato i ragazzi dei movimenti studenteschi che al ritorno delle vacanze avrebbero trovato il sistema per il parcheggio privato quasi pronto in viale delle Scienze. Il 7 gennaio gli studenti riprenderanno le proprie lezioni e, ad aspettarli, lo scheletro delle isole di traffico per regolarizzare l’ingresso e l’uscita dei mezzi. Non è ancora chiara la data di partenza della privatizzazione del parcheggio né le cifre da pagare ad ore, ma entro gennaio sicuramente il servizio partirà. 

Stando alle parole dei movimenti studenteschi è quasi impossibile che l’università possa tornare indietro in merito a questa decisione. Il contratto è stato stipulato con l’associazione temporanea d’impresa che ha vinto l’appalto nel 2009, formata dalla Eltron srl, Medprom srl e Autoservizi Inzerillo. Il rischio del mancato avvio, per il rettore Lagalla, sarebbe quello di pagare quasi due milioni di euro di penale.

Numerose in questi anni sono state le proteste da parte degli studenti, tra cui finti cartelli con tariffe parcheggio fra i viali della cittadella universitaria. Iniziative di protesta per sensibilizzare e informare i colleghi sul pericolo ormai sempre più reale e vicino del pagamento per parcheggiare in viale delle Scienze. Meno di un mese fa, sono state dipinte delle strisce blu in tutta la cittadella. Strisce che poi, sempre per iniziativa degli studenti, sono state ridipinte di bianco

«Al rientro dalle feste capiremo quale altre forme di proteste adottare. Di certo reagiremo a questa situazione. Noi ragazzi per studiare dovremmo pure pagare un posto auto o per il motorino, è inaudito», racconta Federico Guzzo, degli Studenti Universitari contro i tagli e l’aumento delle tasse. «Ogni anno le nostre tasche sono sempre più tartassate da tasse e oneri da parte di questa università che di statale ormai non ha più nulla. Il posteggio a pagamento sarà l’ennesima spesa – aggiunge e conclude Vincenzo Mulè della Rete universitaria nazionale (Run) – È chiaro che in questo mese decideremo quale azione forte e decisa adottare contro la società che gestirà il posteggio a pagamento e il rettore Lagalla».

Maurizio Zoppi

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