Da marzo a giugno 2015 gli uomini della sezione Antidroga della polizia di Catania sono riusciti a fiutare, e intercettare, circa 91 chili di sostanze stupefacenti: hashish, marijuana e cocaina che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati affari del clan etneo. Il metodo di trasporto era sempre molto simile
Traffico droga, borse piene lanciate dai finestrini Sequestrati oltre 90 chili ai Cappello-Bonaccorsi
Da marzo a giugno 2015. È questo il periodo di tempo in cui la sezione Antidroga della polizia di Catania ha sequestrato oltre 91 chili di sostanze stupefacenti, ritenute affare del clan Cappello-Bonaccorsi. È uno dei dettagli dell’inchiesta Double track, nel corso della quale sono finite in manette 23 persone, mentre due sono rimaste latitanti. Il gruppo coinvolto è quello che, secondo gli investigatori, fa capo a Sebastiano Sardo, noto come Iano occhiolino, ex astro nascente della cosca da poco diventato collaboratore di giustizia. Il metodo per il trasporto della droga – hashish, marijuana e cocaina – dalla Calabria a Catania, e successivamente da Catania ad altre province siciliane, era sempre piuttosto simile: grossi quantitativi nascosti all’interno di automobili.
Il 20 marzo 2015, per esempio, gli agenti della polizia di Catania hanno arrestato Concetto Vitale (classe 1972) con l’accusa di trasporto di sostanze stupefacenti. L’uomo viaggiava a bordo di una Renault Modus ma, alla vista di un presidio delle forze dell’ordine, avrebbe lanciato una borsa fuori dal finestrino. Recuperata quest’ultima, la scoperta: c’erano dentro tre panetti di cocaina per un totale di 3,5 chili. Secondo gli inquirenti, la polvere bianca veniva dall’altra parte dello Stretto e sarebbe stata commissionata da Consolato Salvatore Coppola (classe 1968), pregiudicato e ritenuto appartenente a una frangia operante sul territorio di Paternò.
Meno di un mese dopo – è il 12 aprile – è il turno di Luigi Scuderi (classe 1988): nella sua Fiat Punto i poliziotti trovano 28 chili e 400 grammi di hashish, divisi in 28 panetti da un chilo circa ciascuno. Lui viene accusato di trasporto di sostanze stupefacenti e la questura continua a tenere alta l’attenzione. Il 23 maggio da Catania viene inviata una segnalazione ai colleghi di Siracusa: Francesco Troina, detto Kawasaki, classe 1971, viene arrestato con l’accusa di trasporto e detenzione di cocaina: ne aveva con sé un panetto da un chilo. Altro giro, altra corsa: il 6 giugno 2015, a Torino, vengono fermati il marocchino Mohamed Lamine Zarouli (classe 1985) e gli italiani Giuseppe Chiappetta (classe 1983) e Marcello e Fabio Ritacco (rispettivamente classe 1973 e 1977): portavano undici chili di hashish.
Arriviamo così al 27 giugno 2015 e alla frequentatissima via Zaccà, pieno centro storico di Catania, traversa di via Umberto. Ci sono alcuni borsoni nascosti e, dentro, 48 chili di marijuana. Secondo le forze dell’ordine, sarebbero da ricondurre ad Antonino Santangelo (classe 1989). Ancora di auto e borse lanciate si parla nel caso di un precedente di polizia di un altro degli arrestati di oggi: Filippo Beninato, classe 1990. Arrestato dai carabinieri a giugno 2016 con le accuse di danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Si sarebbe trovato a bordo di una Mercedes quando l’auto avrebbe forzato un posto di blocco nel quartiere di zia Lisa. Gettando via dal finestrino, poco dopo, un sacchetto. Dentro, però, c’erano solo dei passamontagna.