Se la differenziata è affidata al caso I cittadini: «Così è un’inutile fatica»

Cassonetti colorati e sacchetti abbinati non bastano a far sì che la raccolta dei materiali riciclabili diventi realtà a Catania. A Librino scatole di cartone, indumenti e spazzatura indifferenziata sbucano dai contenitori marroni destinati all’umido e circondano, insieme a materassi e a rifiuti ingombranti di ogni genere, quelli dedicati a plastica, carta e vetro. E mentre gli utenti si dicono confusi e scoraggiati, gli addetti ai lavori obiettano che invece basterebbe leggere le istruzioni. «Abbiamo distribuito i sacchetti, ma la gente li usa  come buste generiche per la spazzatura. Gli abbiamo semplicemente fatto un favore», dicono.

Il servizio –  assegnato a gennaio al raggruppamento di imprese IPI-OIKOS, aggiudicatario della gara bandita dal Comune nel 2008 – prevede la raccolta stradale di prossimità con i cassonetti differenziati per colore: giallo per la plastica e i metalli, verde per il vetro, marrone per i rifiuti organici e bianco per la carta. A questi si aggiunge il cassonetto grigio per l’indifferenziata.

Nonostante il sindaco Raffaele Stancanelli lo abbia presentato a febbraio, il servizio è partito solo da due mesi, e non è ancora attivo in tutti i quartieri. Il Comune, però, non ha impiegato tutto questo tempo per informare i cittadini con una dettagliata campagna di comunicazione su come si fa la differenziata e sui suoi vantaggi.

La consegna dei sacchetti ha perciò colto di sorpresa anche gli abitanti del problematico quartiere catanese. «Da un giorno all’altro hanno portato le buste», racconta la signora Cettina. «Ho provato a separare i rifiuti, anche se ero un po’ confusa. Poi, però, al momento di conferirli, non sapevo cosa fare. È inutile – conclude – che io faccia la differenziata se poi dentro i cassonetti c’è di tutto».

«Butti lo stesso i suoi rifiuti differenziati, anche se è solo lei a farlo. Sperando che le persone la vedano e la prendano ad esempio», risponde l’addetto Ipi quando al telefono – fingendoci un utente di Librino scoraggiato quanto la signora Cettina – gli chiediamo cosa fare. Ci assicura che ci saranno delle multe, «soprattutto se non si rispetta l’orario di conferimento», che va dalle 19 alle 23. E sono in molti a non rispettarlo. Alle 17 i cassonetti di Librino sono già pieni e, in giro per il quartiere, si vede anche chi conferisce i rifiuti nel contenitore giusto ma all’ora sbagliata. Dei controlli, invece, non c’è traccia.

Il problema però non riguarda solo la periferia della città. «Trovare un cassonetto marrone a Catania in cui ci sono solo rifiuti organici è una cosa rara, perché le persone lo usano per l’indifferenziata», dichiara l’operatore della Ipi. Ammette anche che il contenuto viene gettato nel compattatore insieme a quello del cassonetto grigio, ma «solo perché la gente non ha capito».

Per questo motivo a inizio settembre molti cassonetti marroni, soprattutto nella zona del centro, sono stati sigillati. «Lo abbiamo fatto per fare capire che dentro ci va solo l’umido. Tra qualche periodo cercheremo di riaprirli per vedere cosa succede». Ma senza una corretta informazione e senza controlli, tutto sembra essere affidato al caso.

Come fa la gente a capire che i rifiuti sono una ricchezza, se neanche il Comune si premura di informarli? «Da un giorno all’altro mi dicono di fare la differenziata, ma non mi spiegano neanche bene come si fa e perché», dice la signora Cettina. «Nel dépliant è schematizzato tutto in modo semplicissimo», le fanno eco all’Ipi. L’opuscolo in questione è però fin troppo semplice, tanto che le informazioni in esso contenute risultano insufficienti per chi come il catanese medio non è affatto abituato a differenziare i rifiuti. Non si fa, per esempio, menzione di bicchieri e piatti di plastica, del fatto che con le bottiglie non vanno gettati i tappi e le etichette plastificate, o che i contenitori riciclabili dovrebbero essere conferiti dopo essere stati lavati. Mentre nel caso di altri Comuni i dépliant arrivano perfino a 24 pagine e assomigliano a dei libriccini, quello del Comune etneo è una brochure formato A4 divisa in sei facciate in cui si rimanda per tutte le informazioni a un sito Internet completamente vuoto.

Con queste premesse non c’è da stupirsi se per gli abitanti di Librino la raccolta mirata al riciclo resta «un’inutile fatica».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]