La commissione elettorale si è pronunciata dopo sette giorni di polemiche: ai fini dell'attribuzione del premio non vanno considerate le liste che non hanno superato la soglia di sbarramento. Un caso che rischia di fare scuola in vista delle future elezioni amministrative in Sicilia
Scicli, assegnati seggi e premio di maggioranza Prima interpretazione della nuova legge elettorale
ll premio di maggioranza va assegnato alla coalizione a sostegno del neo-sindaco Enzo Giannone. A Scicli si risolve così la controversia nata a seguito delle elezioni amministrative dello scorso 27 novembre. Ad una settimana esatta dall’insediamento del nuovo primo cittadino, la commissione elettorale presieduta dal magistrato Montalto, ha assegnato i seggi e ufficializzato i nomi dei consiglieri.
Sono stati sette giorni segnati da dibattiti e polemiche sull’attribuzione del premio di maggioranza, con la commissione elettorale impegnata a dare un verdetto che farà scuola, visto che Scicli ha rappresentato il primo vero test per la nuova legge elettorale approvata in agosto dall’Assemblea siciliana, trovandosi a verificare le osservazioni e studiare le tesi dei due schieramenti che, fin dall’inizio, hanno interpretato la norma in maniera diversa. Secondo le opposizioni, per l’attribuzione del premio di maggioranza sarebbe bastato fermarsi all’articolo tre, che spiega come, per ottenere il premio, sia il sindaco che la sua coalizione debbano aver superato il 40 per cento delle preferenze, anzi dei voti validi.
Tutta la partita si è giocata proprio sull’interpretazione del termine «voti validi»: secondo l’opposizione devono includere tutti i voti dati dagli elettori, ad eccezione di schede bianche e nulle. L’attuale maggioranza, invece, ha sin dall’inizio sostenuto che dai voti validi andavano tolti quelli dati alle liste che non hanno superato la soglia di sbarramento del 5 per cento. Questa tesi è tata supportata dal fatto che, visto che la nuova legge elettorale non argomenta in materia di ripartizione dei seggi, lo strumento normativo dal prendere in considerazione è la legge regionale 35 del 1997. Quest’ultima specifica come, per l’assegnazione del premio di maggioranza, vadano scomputati i voti presi dalle liste che non hanno superato lo sbarramento.
«L’anomalia – spiega a Meridionews l’avvocato Nino Gentile, in difesa della coalizione perdente – è che si utilizza un metro diverso sulla concezione dei voti validi e, mentre per il sindaco sono considerati validi tutti i consensi ad eccezione delle schede nulle e bianche, per le liste vengono scomputati i voti dati ai simboli che non hanno superato la soglia di sbarramento, escludendo, di fatto, una fetta di elettorato che ha comunque espresso la propria preferenza».
Con l’assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione di Giannone, il sindaco avrà in consiglio il supporto di dieci consiglieri, mentre dall’altra parte dell’assise siederanno in sei, compreso il candidato sindaco arrivato secondo. Sta facendo molto discutere l’esclusione dalla ripartizione dei seggi della lista Progetto Civico per Scicli, collegata al candidato sindaco Carmelo Vanasia, attestatasi all’8,38 per cento. Ma la legge premia le coalizioni, quindi la lista di Vanasia cede il posto a Scicli Popolare, che ha ottenuto il 5,88 per cento. Rimane esclusa anche un’altra lista che ha oltrepassato lo sbarramento, si tratta di Laboratorio Scicli per Rita Trovato Sindaco, fuori dal consiglio nonostante il 5,70 per cento. Non è escluso che alcuni candidati rimasti fuori dalla rapartizione dei seggi possano opporsi a tele decisione ricorrendo al Tar.