Sceso l’ex pentito che minacciava il suicidio «Un complotto contro di me»

Sette ore in bilico sul tetto di un palazzo di piazza Università. Piergiorgio Pantano, ex collaboratore di giustizia di 47 anni, è sceso dal cornicione di palazzo Gioeni intorno alle 13:30. Era lì dalle 6 di questa mattina, quando era salito arrampicandosi sul ponteggio che circonda l’edificio, e minacciava di suicidarsi. «Ho paura per la mia vita, chiedo che mi venga applicato nuovamente il programma di protezione» ha detto ai giornalisti prima di scendere. Pantano denuncia di aver subito «atti intimidatori ad opera di malavitosi» e di essere sottoposto ad «atteggiamenti vessatori, persecutori ed illegali da parte di certi poliziotti».

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ts9_4Acxylo[/youtube]

La sua storia intreccia quella della mafia locale e del terrorismo. Arrestato una prima volta nel 1986 e condannato per aver preso parte a nuclei armati proletari, l’anno dopo prende le distanze dal terrorismo, ma deve fare ancora i conti con la criminalità organizzata. Tutti e tre i suoi fratelli, Francesco, Carmelo e Rosario Pantano, vengono uccisi in agguati mafiosi. Piergiorgio, parente del boss mafioso Santo Mazzei, del clan dei Cursoti, poi uomo d’onore rifrimento dei corleonesi, decide di collaborare con la giustizia. È il 1995. Tra il 1993 e il 1997 Pantano minaccia più volte di suicidarsi gettandosi dal tetto del Duomo di Catania. Un altro tentativo risale al 1996, in una camera d’albergo di Belluno, dove si trova sotto protezione.

Proprio a Belluno viene denunciato nel 1995 per presunte molestie sessuali ed è costretto a trasferirsi in un’altra località segreta del Nord Italia. Viene prosciolto dalle accuse, ma voci simili lo seguono anche a Catania. È Pantano stesso a parlarne appena sceso dal cornicione. «Contro di me è in atto un complotto – ha spiegato – voci messe in giro perchè ho denunciato boss della mafia, ho paura di queste macchinazioni perchè sono un uomo indifeso». Mentre racconta queste cose si fermano alcuni ragazzini, lo salutano, lui ricambia portandosi la mano al cuore in segno d’intesa. «Lo portano in carcere? – chiede uno di loro – è un po’ pazzo ma è una brava persona, lo incontriamo sempre al McDonald di piazza Stesicoro».

[HTML1]

L’angolo tra via Etnea e piazza Università è rimasto chiuso per ore, sorvegliato da polizia, esercito, carabinieri guidati dal capitano Luigi Balestra e vigili del fuoco. Nella mattinata sono stati vani i tentativi di dialogo tra forze dell’ordine e Pantano. «Sarebbe utile se invece di stare qua a parlare con me, avvertiste il procuratore capo di Catania, dottor Giovanni Salvi. Sono qui perché voglio parlare con lui o con l’arcivescovo Gristina», ha ripetutamente gridato l’uomo dal terrazzo del palazzo. Sempre gentile e misurato, ma ostinato a non voler scendere. «Qui sono e qui resto. Chiunque prova a salire senza il mio permesso, lo fa a suo rischio e pericolo», urlava a polizia e carabinieri presenti sul posto. Una trentina d’agenti tra vigili del fuoco, esercito, polizia e carabinieri per bloccare la centralissima via Etnea ed impedire che l’uomo compisse un gesto estremo. «Obbligarmi a scendere sarebbe un atto di violenza», gridava dal tetto. Eppure a raggiungerlo su quel cornicione, durante la mattina, sono stati in molti. Un carabiniere in borghese, poi un prete e due suore dell’ordine di Madre Teresa di Calcutta a cui Piergiorgio pare si sia legato negli ultimi tempi per intraprendere un cammino di fede.

Poi la reiterata richiesta di parlare con la stampa. Ottenuta la promessa di un incontro col procuratore capo Giovanni Salvi, è sceso grazie all’aiuto di un’autoscala dei vigili del fuoco.
«Non voglio più essere sottoposto a un pregiudizio atavico – ha detto in lacrime una volta in strada – A Salvi, che è una persona per bene, denuncerò fatti precisi e circostanziati».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

È rimasto per sette ore sul cornicione di palazzo Gioieni, in piazza Università, minacciando di buttarsi. Piergiorgio Pantano, ex collaboratore di giustizia, stamattina ha inscenato una protesta plateale, chiedendo di tornare sotto il programma di protezione dello Stato. «Ho paura, mi accusano di pedofilia ma è una macchinazione contro di me perché ho denunciato i boss»

È rimasto per sette ore sul cornicione di palazzo Gioieni, in piazza Università, minacciando di buttarsi. Piergiorgio Pantano, ex collaboratore di giustizia, stamattina ha inscenato una protesta plateale, chiedendo di tornare sotto il programma di protezione dello Stato. «Ho paura, mi accusano di pedofilia ma è una macchinazione contro di me perché ho denunciato i boss»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]