Scandalo agli Australian open

dal nostro inviato

 

 

Melbourne – Sembrava la partita più brutta mai vista su un campo da tennis e in tribuna stampa i giovani cronisti si affannavano a chiedere agli anziani se mai una semifinale femminile fosse stata più inesorabilmente noiosa di quella che si stava sviluppando qualche metro più in basso, nell’afoso catino della Rod Laver Arena. Victoria Azarenka stava facendo quello che voleva della “nuova Williams” (piano con gli entusiasmi, ragazzi) la neanche ventenne Sloan Stephens, che nel turno precedente aveva eliminato l’infortunatissima Serena. 61 20, poi anche 53, Victoria andava a servire per chiudere la partita. Ma, ormai lo sapete, il tennis è stato inventato dal demonio. Non si spiega altrimenti come una vincitrice di Slam, da anni sul circuito, detentore del titolo, numero 1 del mondo e insomma una che lì era a casa sua, contro una povera ragazzina alla sua prima semifinale, già contenta di quello che aveva fatto fin qui, forse desiderosa anche lei di andare a farsi la meritata doccia, arrivi per 5 volte al match point e cada nel panico. Letteralmente. Un attacco di panico. La Azarenka ha perso il game e ha fermato il gioco, cosa scorrettissima per gli ovattati campi da tennis, a meno di non avere qualche problema sì, ma fisico mica mentale, perché di Freud, come varie volte confermato da Sua Maestà Federer, non intendono sentir parlare. E quindi quando alla fine del match, vinto dopo una pausa di dieci minuti che è servita a tranquillizzarla , la Azarenka si è lasciata scappare il vero motivo dell’interruzione si è scatenata la caccia alla numero 1. Che, poveretta, è stata convinta a ritrattare il tutto in conferenza stampa, parlando di un dolore al ginocchio, alla spalla, difficoltà respiratorie e chissà cos’altro in una pallida imitazione di Elio. Solo un istante la dimessa bielorussa ha ritrovato lo spirito belluino che la contraddistingue in campo quando qualcuno ha avuto l’ardire di chiederle se sentisse il bisogno di scusarsi con l’avversaria. “Scusarmi? E di che?”

Il lungo racconto può far capire al lettore quanto sia stata interessante la giornata di oggi, aperta da una sorpresa, la vittoria di Na Li su una Sharapova che sembrava inarrestabile ma che è andata presto in confusione contro l’intelligenza della cinese; continuata con la semi-delusione dell’incontro di doppio di Fognini e Bolelli contro i fratelli Bryan; e chiusa da un massacro, quello perpetrato dal numero 1 del mondo contro il nuovo numero 1 di Spagna (mah) e numero 4 della classifica mondiale, David Ferrer. Purtroppo i nervi di Djokovic sono sin troppo saldi e nessun colpo di scena è intervenuto a rendere più sopportabile il tutto.

Adesso ci si avvicina alla fine, ma – è quello che si spera – ci aspettano grandi emozioni. Per noi la finale del doppio femminile, in cui Errani e la “palermitana” Vinci affrontano da stra-favorite il doppio australiano Dell’Acqua- Barty. Per il resto del mondo la semifinale nobile del torneo, quella tra lo scozzese Andy Murray, unico giocatore del torneo a non aver perso neanche un set fino a oggi, e Roger Federer, su cui è superfluo qualsiasi commento.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]