Già qualche mese fa l'assessora regionale aveva minacciato di lasciare l'incarico. La proverbiale goccia sarebbe stata l'arresto del medico personale del governatore, Matteo Tutino. Oggi il personale dell'assessorato è stato convocato in una riunione speciale. Ma il presidente della Regione afferma: «Non ne so nulla»
Sanità, Lucia Borsellino si dimette Decisione presa, ma Crocetta nega
La convocazione del personale dell’assessorato, le voci che circolano tra i collaboratori più stretti e quella che sembra una conferma in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. L’assessora alla Sanità Lucia Borsellino si avvia a lasciare il suo incarico all’interno della giunta regionale. La decisione viene il giorno dopo l’arresto di Matteo Tutino, responsabile dell’unità operativa di Chirurgia plastica all’ospedale Villa Sofia di Palermo e medico personale del governatore Rosario Crocetta. Ancora manca il documento ufficiale e lo stesso presidente, sollecitato sul tema, risponde di non sapere nulla: «Lucia Borsellino si vuole dimettere? Non ne so nulla. So solo che continua a subire attacchi mediatici». Ma le parole della figlia del magistrato alla stampa sembrano esprimere la volontà di abbandonare l’incarico che mantiene dal 2012: «Quello che posso dire, oggi, è che le ragioni che mi portarono tre anni ad accettare la proposta di Crocetta non le vedo più». E, infatti, al termine della riunione con il personale è arrivato l’annuncio del capo di gabinetto, Antonio Lo Presti, che precisa che si «tratta di una decisione personale maturata nel tempo e presa in autonomia».
«Sono rimasta ostaggio delle responsabilità», afferma Lucia Borsellino. Che, parlando dell’inchiesta che coinvolge il medico palermitano accusato di truffa aggravata e peculato, afferma: «Sono rimasta stupita dal fatto che il dottor Tutino, indagato da mesi, sia rimasto al suo posto finora. Come mai il procedimento disciplinare a carico del chirurgo non si è mai concluso?».
L’assessora già in passato ha annunciato di voler lasciare l’incarico. È successo nello scorso mese di febbraio, quando è stata accusata pesantemente dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin sul caso della morte della piccola Nicole, la neonata morta in ambulanza dopo essere nata in una clinica di Catania. La minaccia poi è rientrata, ma il malumore non sembrerebbe del tutto sopito. «Questa volta non si torna indietro – assicurano fonti del suo staff – adesso, come ripete lei da giorni, è il momento di dire basta».
L’atto ufficiale avverrà nel corso della settimana, «l’assessore tiene a rispettare alcune scadenze imposte dal ministero della Salute – precisa Lo Presti – dunque intende completare il lavoro avviato nel bene dell’assessorato». Con l’abbandono di Borsellino, sale a tre il numero di assessori che negli ultimi giorni hanno lasciato la giunta Crocetta. Prima è toccato all’assessore alla Funzione pubblica Ettore Leotta, poi al responsabile dell’Agricoltura Nino Caleca.