La gestione del boss Sorrentino con i colloqui via Skype dal carcere. «Cornuto che sei, le scarpe compragliele»

Colloqui via Skype che diventano summit di mafia con l’occasione per dare direttive a parenti e fedelissimi in libertà ma anche dei semplici screenshot, spesso pubblicati su Tik Tok, utilizzati per mostrare all’esterno lo stato di salute dei detenuti. Con il Covid-19 e l’apertura ai colloqui in videochiamata, per Cosa nostra si sono aperti nuovi orizzonti che un tempo sembravano inimmaginabili. Lo sa bene Salvatore Salvino Sorrentino, meglio noto come «lo studentino». Una carriera criminale iniziata come rapinatore, proseguita da gestore di centri scommesse e arrivata ai livelli più alti del mandamento di Cosa nostra palermitana di Pagliarelli. Quello di Sorrentino è il nome più caldo dell’operazione del Gico della guardia di finanza che ieri ha smantellato la famiglia del Villaggio Santa Rosalia con 26 arresti.

Sorrentino, ritenuto il braccio destro del capomafia di Pagliarelli Settimo Mineo, stando alle accuse, si sarebbe servito da dietro le sbarre della moglie Emanuela Lombardo e del figlio 22enne Vincenzo. Grazie a quest’ultimo sarebbe riuscito a ottenere in videocall la presenza al proprio cospetto di persone non autorizzate. «Avevano assunto il ruolo – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare – di vere e proprie convocazioni in stile mafioso da parte del capofamiglia che così era in condizioni di rinsaldare e rinnovare i rapporti fiduciari con gli interlocutori». Il 21 febbraio del 2021, durante la settimanale videochiamata concessa ai detenuti (possono essere sei in un mese), Sorrentino avrebbe cercato di veicolare all’esterno un messaggio per conto dell’anziano capomafia Mineo. Destinatario il nipote Raffaele Sasso. «Raffaele viene a comprare il pane?», chiedeva Sorrentino all’imprenditore Francesco Maniscalco. «Sì, ogni tanto sì», rispondeva. «Gli dici, però glielo devi dire – rispondeva Sorrentino – “Cornuto che sei, le scarpe compragliele!”. Che lui lo sa, un paio di scarpe l’anno». Il potere delle videocall, secondo gli inquirenti, sarebbe andato oltre i faccia a faccia. Per indicare la presenza sul territorio di competenze, nonostante la detenzione, sarebbe bastato mostrare gli screeshot dei colloqui, come quelli pubblicati su Tik Tok da Vincenzo Sorrentino. Fermo immagine per fare vedere all’esterno dei penitenziari i volti e lo stato di salute di chi si trova dietro le sbarre. «È ibernato», commentava la figlia di Sorrentino mentre mostrava la foto del padre a Giovanni Caruso.

Le videochiamate sarebbero state utili a Sorrentino anche per manifestare il proprio malcontento nei confronti di Giuseppe Calvaruso, investito del ruolo di capo del mandamento di Pagliarelli – in cui rientra il quartiere Villaggio Santa Rosalia – ma rifugiatosi in Brasile nel pieno del primo lockdown deciso dal governo per fronteggiare il coronavirus. La permeanza all’estero non sarebbe stata digerita da Sorrentino e le sue perplessità venivano manifestate sempre al figlio Vincenzo: «Si sono ritirati i fuggitivi?», chiedeva ottenendo una risposta poco rassicurante: «Inesistente». Dal carcere, sempre tramite una videochiamata, Sorrentino sarebbe stato anche in grado di conferire un ruolo di coordinamento, per preservare la propria leadership nel quartiere, al fidato Leonardo Marino. «Ti raccomando la tua casa – diceva il boss – i bambini e tutti e poi… le lenze». Parola, quest’ultima, pronunciata muovendo le braccia verso il busto come a tirare le briglie di un cavallo. Chiara investitura, secondo i magistrati, di un ruolo direttivo per Marino. Quello stesso giorno il boss viene informato però anche della crisi matrimoniale che sta attraversando la figlia. Una separazione turbolenta da risolvere all’interno delle quattro mura del carcere di Rebibbia (a Roma) e che avrebbe costretto il fidato Marino e Vincenzo Sorrentino a intervenire in maniera diretta. «Lo prendi per le orecchie – diceva Salvino Sorrentino durante una videocall – e gli dici “Devi portare tutti i documenti, così ci liberiamo subito“».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Colloqui via Skype che diventano summit di mafia con l’occasione per dare direttive a parenti e fedelissimi in libertà ma anche dei semplici screenshot, spesso pubblicati su Tik Tok, utilizzati per mostrare all’esterno lo stato di salute dei detenuti. Con il Covid-19 e l’apertura ai colloqui in videochiamata, per Cosa nostra si sono aperti nuovi […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]