Ieri qualcuno ha rubato il mezzo a due ruote di una penalista etnea. Il fatto è avvenuto a metà mattinata quando la vittima si era spostata da via Francesco Crispi al palazzo di giustizia. «Avevo posato alcuni fascicoli per alleggerire la borsa e quando sono tornata in udienza non c'era più», racconta a MeridioNews
Rubano scooter ad avvocata vicino a sede tribunale «Amareggiata, non esistono più luoghi sicuri in città»
Un luogo sicuro che in realtà sembra essere il terreno fertile per i furti di scooter e moto. Non è uno dei tanti quartieri periferici di Catania ma l’area che circonda il tribunale di Catania. Da corso Italia, passando per piazza Giovanni Verga fino a via Francesco Crispi, sarebbero sempre di più i mezzi portati via durante il giorno. Dopo la storia dell’imprenditore Carmelo Indelicato, derubato della sua Vespa a poche decine di metri dal palazzo di giustizia, l’ultima vittima in ordine di tempo è un’avvocata penalista etnea, che ieri mattina non ha più trovato il suo motorino 50. «È accaduto tra le 11 e le 11.30», racconta sconsolata la professionista a MeridioNews. «Non ho dubbi su questo perché poco prima avevo posato alcuni fascicoli all’interno del bauletto. Volevo alleggerire la mia borsa». La legale, che era impegnata in udienza nel palazzo dell’ex pretura di via Crispi, racconta di essersi spostata durante una pausa. «Ne ho approfittato per sbrigare del lavoro in tribunale ma quando sono ritornata ecco l’amara sorpresa».
Lo scooter, che era parcheggiato vicino agli stalli per i mezzi a due ruote, non c’era più. «Non avevo nemmeno messo la catena perché nella mia convinzione quello è un luogo sicuro». Tra telecamere, forze dell’ordine che entrano ed escono dagli uffici, in zona c’è anche il comando provinciale dei carabinieri. «Il vigile urbano che quotidianamente controlla la zona si sarà allontanato per qualche minuto e qualcuno ne avrà approfittato per portare via il motorino», prosegue l’avvocata. La zona, come detto, in realtà sarebbe diventa terreno fertile per i malviventi come le hanno confermato diverse persone: «Lo stesso agente della polizia municipale – prosegue la vittima – mi ha spiegato che mediamente i ladri portano via due mezzi a settimana». Una versione che sarebbe stata confermata anche da un cancelliere, dopo che la penalista ha sparso la voce tra personale amministrativo e colleghi: «Mi hanno anche raccontato che lo scorso anno una signora è stata scippata nelle scale del tribunale».
La vittima che in queste ore si è recata dalle forze dell’ordine per denunciare il furto non è nuova a casi del genere. «Il 20 luglio hanno portato via il mio vecchio scooter. Era parcheggiato di sera vicino alla mia abitazione. Dopo qualche giorno ho deciso e di comprarne uno nuovo per spostarmi velocemente in città. Adesso la nuova beffa con il mezzo portato via nella zona dove lavoro ogni giorno». Due fatti che farebbero pensare a delle ritorsioni, ipotesi che però non convince la penalista etnea: «Per un momento anche io mi sono soffermato su questa eventualità ma non voglio crederci». In realtà «credo sia l’ennesimo atto di sfacciataggine nei confronti delle forze dell’ordine. Una vera e propria beffa in una città che non ha più luoghi che possono essere definiti sicuri».