Rocambolesca rapina (mal riuscita) ieri mattina a Palermo

Rocambolesca rapina, ieri mattina, in un’abitazione privata nel cuore di Palermo. Due ladri che, come vedremo, dovevano conoscere molto bene le abitudini dei patroni di casa, si sono introdotti nell’appartamento alle sette di mattina. Tutto sarebbe filato liscio se l’imponderabile non ci avesse messo lo zampino. Così la rapina è riuscita solo in minima parte. Ma andiamo ai fatti.

E. B. e sua moglie vivono in un attico in una zona piuttosto centrale di Palermo. Vivono da soli, perché i figli, ormai sposati, abitano, ovviamente, con le rispettive famiglie. I ladri debbono aver puntato E. B., studiando con grande meticolosità le sue abitudini.

E. B. esce di casa ogni mattina alle sette in punto per recarsi nel proprio negozio. Lasciando in casa la moglie che, per un infortunio, in questo periodo, ha difficoltà di deambulazione. Ieri mattina, come ogni mattina, E. B., alle sette in punto, è sceso da casa. I due ladri, che già dovevano essere dentro l’androne, debbono essersi introdotti nell’abitazione qualche minuto dopo. Sicuri che il marito non avrebbe fatto ritorno.

E. B. e sua moglie vivono in un attico. I due ladri, che dovevano aver studiato come effettuare il furto fin nei minimi particolari, si sono introdotti nella casa passando dal tetto dell’attico. In molti palazzi, infatti, non è difficile raggiungere i tetti degli attici. A quanto pare, i due ladri non hanno avuto nemmeno bisogno di forzare il balcone perché era aperto.

Tutto, lo ripetiamo, sembrava perfettamente riuscito. Ma ieri, per i due ladri, è stata una giornata veramente storta. Appena fuori dal portone E. B. ha incontrato la signora che dà una mano in casa a sua moglie. La signora delle pulizie, che era stata poco bene, non si recava al lavoro nell’abitazione di E. B. da circa quindici giorni. E’ tornata proprio ieri mattina, senza preavviso, per fare una gradevole sorpresa alla moglie.

La sorpresa, però, la collaboratrice domestica l’ha riservata ai due ladri. Incontrando proprio fuori dal portone la donna, E. B. ha deciso di accompagnarla in casa dalla moglie.

Rientrando in casa, E. B. non ha trovato nulla di strano. Ha sentito solo un lieve rumore e ha pensato che si trattasse della moglie. Si è diretto verso il corridoio e ha visto un uomo con una calzamaglia che gli copriva il viso. Un attimo dopo è comparso il suo complice. Ne è venuta fuori una colluttazione tra il padrone di casa e i due ladri. Uno dei ladri ha provato a bloccare anche la domestica. Ma la donna è riuscita a fuggire.

E’ scappata per le scale e ha cominciato a gridare.

Ai due ladri non è rimasto altro che chiudere in frett’e furia il padrone di casa nella stanza da letto con la moglie, rubare quel poco che hanno potuto arraffare e scappare.

Se non fosse stato per il ritorno al lavoro, inaspettato, della collaboratrice domestica, i due ladri avrebbero avuto tutto il tempo di immobilizzare una donna che, di per sé, ha già difficoltà a deambulare e avrebbero con comodità svuotato la casa. Invece…

 

 


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