Rissa violenta al pub Al Fiasco Il gestore: «Vivi per miracolo»

E’ successo sabato notte, intorno alle tre. Prima la diretta Sky di Palermo – Juventus alle 18, poi Cagliari Empoli e di seguito musica fino a tarda notte. La serata era passata in modo tranquillo al locale Al Fiasco di via Ricasoli, a due passi da via Libertà. 

Ma all’orario di chiusura, il pub si è trasformato in teatro di una violenta rissa, scoppiata tra alcuni amici dei gestori e, pare, due ragazzi del Borgo, per futili motivi; poi, una parola di troppo e da lì alle mani il passo è stato breve. 

Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, i due sarebbero andati a chiamare rinforzi per poi ritornare al locale quando ormai era vuoto, avrebbero abbassato le saracinesche e avrebbero iniziato a colpire i pochi presenti. Alessandro Simon si era allontanato un momento per andare al bagno e al suo ritorno ha trovato il caos. Il ragazzo è intervenuto nel tentativo di sedare la lite, ma ha capito che avrebbe solo potuto difendersi, vista la situazione. Ad avere la peggio è stato lui, colpito con una bottiglia alla testa. Nulla di grave comunque e per fortuna. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. 

Come da copione, nessuno nella zona parla o ha visto nulla. Eppure è una strada frequentatissima così come tutto il quadrivio, ricco di locali distanti pochi metri l’uno dall’altro. 

Alessandro Simon è fortemente provato per quel che è successo: «Vorrei dimenticare il prima possibile – dice a Meridionews -. Un mese fa è morto un ragazzo per un calcio in testa, sabato ne siamo usciti vivi per miracolo… colpi di bottiglie e colpi di sedie… ». Il riferimento è ad Aldo Naro, il medico 25enne ucciso durante una rissa all’interno del locale Goa, la notte tra il 13 e il 14 febbraio scorsi. 

Non aggiunge altro Alessandro, esprime solo la voglia di stare con le persone a cui vuole bene: «Oggi voglio solo vedere e sentire i miei amici – dice – , non mi va di tornare a quello che è successo sabato perchè il solo pensiero fa male»


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Alessandro Simon è fortemente provato per quel che è successo: «Vorrei dimenticare il prima possibile - dice a Meridionews -. Oggi voglio solo vedere e sentire i miei amici, non mi va di tornare a quello che è successo sabato perchè il solo pensiero fa male. Un mese fa è morto un ragazzo per un calcio in testa, sabato ne siamo usciti vivi per miracolo... colpi di bottiglie e colpi di sedie... »

Alessandro Simon è fortemente provato per quel che è successo: «Vorrei dimenticare il prima possibile - dice a Meridionews -. Oggi voglio solo vedere e sentire i miei amici, non mi va di tornare a quello che è successo sabato perchè il solo pensiero fa male. Un mese fa è morto un ragazzo per un calcio in testa, sabato ne siamo usciti vivi per miracolo... colpi di bottiglie e colpi di sedie... »

Alessandro Simon è fortemente provato per quel che è successo: «Vorrei dimenticare il prima possibile - dice a Meridionews -. Oggi voglio solo vedere e sentire i miei amici, non mi va di tornare a quello che è successo sabato perchè il solo pensiero fa male. Un mese fa è morto un ragazzo per un calcio in testa, sabato ne siamo usciti vivi per miracolo... colpi di bottiglie e colpi di sedie... »

Alessandro Simon è fortemente provato per quel che è successo: «Vorrei dimenticare il prima possibile - dice a Meridionews -. Oggi voglio solo vedere e sentire i miei amici, non mi va di tornare a quello che è successo sabato perchè il solo pensiero fa male. Un mese fa è morto un ragazzo per un calcio in testa, sabato ne siamo usciti vivi per miracolo... colpi di bottiglie e colpi di sedie... »

Alessandro Simon è fortemente provato per quel che è successo: «Vorrei dimenticare il prima possibile - dice a Meridionews -. Oggi voglio solo vedere e sentire i miei amici, non mi va di tornare a quello che è successo sabato perchè il solo pensiero fa male. Un mese fa è morto un ragazzo per un calcio in testa, sabato ne siamo usciti vivi per miracolo... colpi di bottiglie e colpi di sedie... »

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