Regione: le avventure del signor Bianchi-Bonaventura e la ‘rimozione-promozione’ di Nicolò Marino…

TORNA LO ‘SPETTRO’ DEL RIMPASTO DELLA GIUNTA. NON E’ DA ESCLUDERE UNO SCAMBIO CROCETTA-PD. IL PARTITO CANDIDA L’ASSESSORE ALLE EUROPEE LASCIANDO CAMPO LIBERO SUI RIFIUTI AGLI INDUSTRIALI. IN CAMBIO CEDEREBBE DA TRE A QUATTRO ASSESSORATI

PD-Crocetta-Bianchi-Lumia-Montante: ricomincia l’avventura del signor Bonaventura!

Per la cronaca, il Signor Bonaventura era un celebre personaggio del Corriere dei piccoli. Con l’odierna politica siciliana ha qualche legame. Soprattutto con l’assessore all’Economia, Luca Bianchi. Se il nostro assessore, che alla fine è simpatico, decidesse di indossare una marsina e bombetta rossa, accompagnati, magari, da larghi pantaloni bianchi e da un cane bassotto come quello che accompagna Stefania Petix, potrebbe somigliare al signor Bonaventura.

Il signor Bonaventura era sempre  strampalato e squattrinato. Proprio come la Regione siciliana di oggi che l’assessore Bianchi rappresenta. Alla fine – lo diciamo per completezza d’informazione – il signor Bonaventura diventava milionario. E questo potrebbe portare fortuna alla nostra Regione, che in questa fase, delle avventure del signor Bonaventura, realizza solo la prima parte.

Detto questo, noi ci auguriamo che l’assessore Bianchi realizzi anche la seconda parte. Anche se, allo stato attuale, i chiari di luna dicono l’esatto contrario, se è vero che, ad oggi, non c’è nemmeno uno straccio di Bilancio e Finanziaria 2014.

Un’avventura da Corriere dei piccoli – intesa, in questo caso, come piccola politica – potrebbe essere anche quella del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del PD siciliano che, dopo una pausa di un mese o giù di lì, è tornato a chiedere il rimpasto, cioè un cambio nella guida degli assessorati.

Sul rimpasto si sofferma Marco Falcone, esponente di Forza Italia.

“Passata la tregua, peraltro molto breve, riprende l’assedio a Crocetta, da parte degli alleati, per il rimpasto in Giunta – dice Falcone -. Già l’Art. 4, per bocca di Lino Leanza e anche di Giuseppe Lupo del PD, con il pretesto che bisogna affrontare i temi dei Consorzi, delle Acque e delle Aree metropolitane, chiedono al Governatore Crocetta di rompere gli indugi e di fare subito un rimpasto in Giunta mettendo soggetti ‘più rappresentativi’. Scongiurato il colpo di ariete della sfiducia, prima fomentata e poi negata, la maggioranza si accinge nuovamente a bloccare l’azione di Governo, stavolta ritornando a reclamare poltrone”.

Direte: perché abbiamo inserito anche Lumia e Montante nelle avventure siciliane del signor Bonaventura? Perché anche loro ne fanno parte. Anche loro vogliono il rimpasto.

Lumia e gli industriali, a quanto si racconta, brigherebbero per una ‘rimozione-promozione’ per l’attuale assessore all’Energia, Nicolò Marino. La cosa non è nuova, visto che l’abbiamo scritto circa un mese addietro. Ma adesso il problema sta diventando impellente perché l’assessore Marino si è messo in testa – roba da non credere! – di far applicare, in Sicilia, la legge in materia di rifiuti e acqua.

Il ‘rischio’ che si sta paventando, a causa delle azioni ‘inconsulte’ dell’assessore Marino, è che il governatore Crocetta possa addirittura mantenere gli impegni di legalità assunti con gli elettori sul fronte dei rifiuti.

Crocetta, si sa, gelese verace, è giustamente abituato a giocare con gli elettori: l’ha fatto a Gela nel ruolo di Sindaco dell’antimafia ‘tragediata’; e sta provando a farlo anche da presidente della Regione. La cosa gli è riuscita perfettamente con il Muos: dichiarandosi anti-Muos in campagna elettorale e passando, armi e bagagli, con gli americani dopo essere stato eletto.

Con i rifiuti, invece, sta succedendo qualcosa di ‘inquietante’. Ovviamente, agli elettori Crocetta aveva promesso la ‘rivoluzione’ anche nei rifiuti. Per poi proseguire con le discariche.

Solo che l’assessore che ha messo in questo settore – il già citato Nicolò Marino – invece di ‘incensare’ di imprenditori di la munnizza di Confindustria Sicilia, vorrebbe addirittura liberare la Sicilia dalle discariche. Creando enormi problemi agli industriali di la munnizza, che sulle discariche ci campano.

Da qui i contrasti. L’ideale, a questo punto, sarebbe una bella ‘rimozione-promozione’ per Marino. E’ l’unico modo è quello di candidare l’assessore alle elezioni europee. Ovviamente nel PD.

Per far ‘appattare’ tutte le carte…

Questo, ovviamente, andrebbe fatto nel quadro di un accordo sul rimpasto: il PD si ‘caricherebbe’ Marino e, in cambio il gruppo di potere Crocetta-Lumia-Confindustria Sicilia cederebbe da tre a quattro assessorati al PD.

 

 


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