Mentre a Mineo in queste ore si protesta, alcuni immigrati stanno scappando dal residence degli Aranci per inseguire la possibilità di una vita migliore. Dopo l'attraversata della speranza in un barcone stipato di connazionali che dall'Africa li porta a Lampedusa, non sono certo i quarantaquattro chilometri e le 9 ore di cammino per arrivare a Catania a spaventarli. E' quello che hanno fatto i quattro tunisini che abbiamo avvistato all'1:30 di stanotte in viale Sisinna
Quarantaquattro chilometri. A piedi
Mentre a Mineo in queste ore si protesta (Step1 vi proporrà interviste e foto stasera) alcuni immigrati sono scappati dal residence degli Aranci per inseguire la possibilità di una vita migliore. Dopo l’attraversata della speranza in un barcone stipato di connazionali che dall’Africa li porta a Lampedusa, non sono certo i quarantaquattro chilometri e le 9 ore di cammino per arrivare a Catania a spaventarli. E’ quello che hanno fatto i quattro tunisini che abbiamo avvistato all’1:30 di stanotte in viale Sisinna.
Stremati e spaesati, uno barcollava per la stanchezza e un altro aveva sulle spalle una coperta. Ad accoglierli le rotonde, i palazzoni e i grandi viali di Librino, dove anche un catanese può sentirsi sperduto.