Quando i disegni danno vita alla musica

Come sempre succede sono i disegni a mostrarmi la direzione. Così è stato quando il gruppo è nato. Un disegno al tratto, fatto con un pennarello a punta quadrata che ritraeva me, Luca e Stefano (Enrico non c’era ancora). Un disegno primitivo, che stilizzava le nostre figure alle quali da quel momento avremo rinunciato. Per liberarci dal narcisismo dei musicisti (tutti) o forse per trasformarci in vere icone. Chi lo sa? Ma anche per continuare a stare fra i “nostri simili” senza il peso di una faccia consumata nelle foto e nel tubo catodico”. In queste poche righe, scritte da Davide Toffolo nell’aprile 2001, è racchiusa l’anima della rock band alternative nata dal suo genio:i Tre Allegri Ragazzi Morti.

A rendere davvero alternativi questi tre ragazzi di Pordenone non è stato solo lo stile musicale, ma il merito di aver creato per la prima volta un legame indissolubile tra la loro musica e il fumetto. Per dare voce ad una filosofia che si basa sull’essere più che sull’apparire, sul rendersi particolari, distinguersi dalla massa, i Tre Allegri Ragazzi Morti hanno deciso di non dare in pasto ai media la loro immagine celandosi nei videoclip dietro i loro alter ego cartoon, creati dal “Tofo”, e dal vivo dietro maschere-feticcio a forma di teschio.

Lo stile e l’estro creativo di Davide Toffolo fanno di lui uno tra gli autori più originali e più amati nella scena del fumetto italiano:è autore di numerosi romanzi e biografie a fumetti tra cui “Carnera, la montagna che cammina”, “Intervista a Pasolini” e “Il re bianco”, quest’ ultimo dedicato al gorilla albino Copito de Nieve, morto nel 2006 nello zoo di Barcellona.

Inoltre è autore dei disegni di alcuni video/cartoni animati dei Tre Allegri Ragazzi Morti e di altre band Italiane tra cui Punkreas, Le luci della centrale elettrica e 24 Grana.

Quindi disegni e musica sono cresciuti insieme e si sono evoluti gli uni in funzione dell’altra, come due metà della stessa mela. Nati insieme dalla stessa intuizione.

Infatti, i TARM sono nati da un intuizione del fumettista, il quale, insieme a Enrico Molteni e Luca Masseroni ha fondato la punk rock band ispirandosi proprio all’idea di uno dei suoi fumetti:“Cinque Allegri Ragazzi Morti”.

Inizialmente nato come fumetto ad episodi pubblicato sulla rivista Fandango (creata insieme a Dinamite e Mondo Naif dallo stesso Toffolo), le avventure dei cinque ragazzi morti sono state raccolte in una trilogia di volumi da tre episodi ciascuno, con uscita mensile a partire dallo scorso settembre, intitolata “Cinque allegri ragazzi morti – la serie completa”, pubblicati dalla Cocorino press. Ogni volume è accompagnato da un cd musicale contenente le canzoni della band, per rendere l’opera un vero e proprio connubio tra musica e fumetto.

La trama si basa sulle vicende di cinque ragazzi zombie, che tornano in vita dopo essere stati uccisi dalla strega Lidia che li controlla con delle bamboline voodoo. Ma Elisa, una ragazza coinvolta nell’incidente che ha provocato la loro morte ed è rimasta in coma, diventa il loro “angelo custode” e riesce a liberarli dal controllo della strega, restituendo a ciascuno la propria bambolina voodoo. Ma i nostri cinque ragazzi morti devono anche rispettare delle regole improrogabili:non interferire nella vita dei vivi, mangiare solo carne umana e non innamorarsi mai.

Amore, morte, amicizia, avventure, magia nera e problematiche adolescenziali affrontati in chiave horror, con l’ausilio di disegni dalle linee nette e spigolose. Un mix tra crudeltà e romanticismo, caratteristico dello stile del “Tofo”, e facilmente rintracciabile anche nell’immaginario evocato delle canzoni e dagli spettacoli live dei TARM.

“C’è stato un tempo che eravamo come voi. Cinque amici, pronti al futuro che sarà. Ma qualcosa un giorno cambiò i nostri destini ed è ora che anche voi sappiate come vivono Cinque Allegri Ragazzi Morti.
Cinque adolescenti che non cresceranno mai, non moriranno mai. Zombie, morti viventi, cannibali. Praticamente adolescenti assoluti. Siete pronti ad ascoltare?”


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