I pusher dormiglioni e il gestore delle piazze di spaccio di Librino che deve fare da sveglia

Chi dorme, si sa, non piglia pesci. E nemmeno vende droga. Lo sa bene uno dei gestori delle tre piazze di spaccio al viale Nitta nel quartiere Librino di Catania, Anthony Carmelo Spampinato che spesso si è ritrovato a fare da sveglia a pusher e vedette da coordinare per i turni di lavoro. Un impiego che, secondo quanto emerso nelle carte dell’inchiesta Sottosopra che ha portato all’arresto di 13 persone, avrebbe dovuto garantire l’attività 24 ore al giorno. Dopo l’arresto del minore dei fratelli Livoti, è a Spampinato che tocca organizzare tutti gli altri appartenenti al sodalizio criminale: c’è chi si occupa del confezionamento delle sostanze stupefacenti (marijuana, crack e cocaina), chi della custodia e chi del trasporto fino ai palazzoni del civico 12 di viale Nitta. Poi c’è chi è addetto alla ricerca dei nascondigli: dalle intercapedini dei muri sotto i portici ai cofani di auto abbandonate nel piazzale o nei garage sotterranei. Altri pensano alla distribuzione delle droghe ai singoli spacciatori affiancati da vedette. Avere tutto sotto controllo, stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, sarebbe stato il compito di Spampinato.

In diverse occasioni viene inquadrato dalle telecamere di videosorveglianza piazzate dalle forze dell’ordine, mentre consegna le banconote ai pusher alla fine del loro turno di spaccio come pagamento del compenso per la giornata lavorativa svolta. Il compito più delicato di cui deve farsi carico Spampinato, però, emerge dalla conversazioni telefoniche intercettate e, in particolare da molti dialoghi con i pusher. Il gestore della piazza di spaccio si mostra spesso particolarmente preoccupato sulla puntualità degli spacciatori, specie di quelli che dovrebbero coprire il turno della mattina, al punto che si trova costretto a fare loro da sveglia e a sollecitare, a più riprese, il loro arrivo sul posto in tempi celeri per non perdere clienti negli intervalli scoperti.

«Dove si figghiolo? Forza, sbrigati!», scrive per fare premura a chi è già in ritardo e non ha nemmeno risposto a diverse chiamate. «Vita sto venendo. Cinque minuti precisi, sto arrivando», è la risposta che non soddisfa Spaminato. «Ti chiamo dalle otto e mezza!», fa notare, infatti, piuttosto irritato dopo mezz’ora da quello che avrebbe dovuto essere l’inizio del turno. «“Sto arrivando” che vuoI dire, mezz’ora?», chiede preoccupato che il posto resti scoperto. «Dove sei compare? Ancora devi venire?», scrive a un altro pusher ritardatario ricevendo la solita risposta poco rassicurante – «Sto arrivando compare» – a cui, senza nascondere stizza, ribatte: «Va bene, va. Ho capito». Quando il ritardo supera l’ora, anche la collera di Spampinato cresce: «Ancora ti devi vestire, no? ». «No, no, no. Già sto scendendo, quanto ti voglio bene», risponde il pusher provando a fare leva sui sentimenti.

«Ci vediamo tra mezz’ora», scrive un altro degli addetti alla vendita delle sostanze stupefacenti quando il suo turno inizierebbe dopo una decina di minuti al massimo. «Come tra mezz’ora? – chiede Spampinato – Sono le 8.20. Ora non ti coricare un’altra volta», raccomanda dopo avere chiamato per essere certo che si fosse svegliato. «No! A quest’ora nemmeno lo prendevo il telefono», è la risposta che si sente dare e che lo innervosisce. «Tu se non si fanno le nove e venti non ci senti piacere. Chiudi ,va». E c’è chi, mentre dorme ancora nonostante dovrebbe già trovarsi in posizione, alle insistenti chiamate al cellulare di Spampinato non risponde davvero: «Au! ti ho fatto cento telefonate! Sei sveglio? Quanto cazzo dormi!».

Altri, invece, preferiscono addirittura spegnere il telefonino per non rischiare che la sveglia di Spampinato disturbi i loro sonni tranquilli. Ma è con uno dei più indisciplinati dormiglioni, che arriva tardi perfino al turno dopo il pranzo, che Spampinato mette in pratica una punizione esemplare. «Oggi ti riposi». Un riposo a cui, quindi, non corrisponderà il pagamento della giornata di lavoro. «No Anthony, non lo posso fare», risponde il giovane tra le imprecazioni e le scuse. «Allora arrivavi all’orario previsto», ribatte Spampinato che non intende tornare sui propri passi e passare sul ritardo per l’ennesima volta. Tanto che, quando il pusher gli propone di fare andare via gli altri due chiamati a sostituirlo, Spampinato netto risponde: «Non c’è bisogno. Quello che vuoi fare fai, cosa mi racconti? Che spacchio mi interessa?».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]