Filippo Mosca, confermata la condanna in Romania. La madre: «Speriamo torni comunque presto»

La corte d’Appello romena ha confermato la condanna a otto anni e anni mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca. Il 29enne di Caltanissetta che da oltre un anno è detenuto nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania. Le «condizioni disumane» vissute in cella sono state denunciate a MeridioNews dalla madre Ornella Matraxia e dalla fidanzata Claudia Crimi.  Stessa condanna confermata anche per Luca Cammalleri (nisseno anche lui) e per un’altra ragazza italiana di cui non si conosce l’identità.

Era prevista per oggi pomeriggio, dopo un rinvio, ed è arrivata la sentenza di secondo grado per i giovani accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I giudici romeni hanno sempre respinto la richiesta degli arresti domiciliari che è stata presentata più volte dai legali dei ragazzi siciliani. «Sono ore di grande ansia e angoscia – aveva detto Ornella Matraxia, madre di Mosca, attendendo la sentenza – Ci auguriamo che presto i nostri ragazzi possano tornare comunque in Italia». 

In Romania, insieme alla ragazza e a una coppia di amici, Mosca era andato nel maggio del 2023 in vacanza. Da lì non è più tornato. Tutto a causa di un pacco consegnato nell’hotel dove alloggiavano. Dentro ci sono ketamina, hashish e mdma ma il 29enne lo scopre solo durante il blitz della polizia. Eppure, è finito in «celle da trenta metri quadrati dove vivono più di venti persone con un solo bagno che, in realtà è un buco nel pavimento spesso intasato», aveva raccontato la fidanzata al nostro giornale. «Ci sono topi, cimici e pulci tra il cibo e sui materassi sporchi».


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