Podismo, 82 primavere sulle spalle e non sentirle Vaghetto: «Contano gambe ma soprattutto il cervello»

Ci sono due età: una anagrafica e una interiore. La massima secondo cui non contano gli anni che uno ha ma solo quelli che ci si sente è il principio alla base dell’attuale modus vivendi di Edoardo Vaghetto, 82enne atleta di Bagheria che, zigzagando tra corse, maratone e mezze maratone, ha di fatto accartocciato la carta d’identità dimostrando con abnegazione e spirito di sacrificio di avere i mezzi per rimanere evergreen. Vaghetto, che domenica scorsa ha gareggiato nella mezza distanza nell’ambito della 26esima edizione della Maratona di Palermo, è un fiore che non appassisce. Un albero con radici forti e che, pur essendo stato travolto da un vero tsunami, la scomparsa un anno e mezzo fa di uno dei tre figli all’età di 45 anni a causa di un brutto male, è rimasto e resterà sempre in piedi. 

«Da quando è morto mio figlio Alessandro – racconta con un nodo in gola a MeridioNews gareggio sempre indossando una t-shirt con la sua immagine. In occasione della Maratona di Palermo mi hanno detto: “Se ci fosse stato Alessandro…” ma lui c’era perché è sempre con me. Lo porto nel cuore e anche domenica mi ha accompagnato al traguardo». Avere completato il percorso, sulla distanza di 21,097 chilometri, è stato un altro tassello da aggiungere in un puzzle, ancora in costruzione, che il Benjamin Button di Bagheria ha iniziato a fare a cavallo tra la fine dello scorso e l’inizio del nuovo secolo. Vaghetto non è nato podista ed è stata casuale la modalità con cui, in merito alla pratica di questa disciplina sportiva, è scoccata la scintilla.

«Tutto risale a circa 20 anni fa. Era il 1999 e iniziai ad interessarmi all’atletica solo perché tramite qualche conoscente avevo sentito parlare della Maratona di New York. Fu allora che scattò una molla nella mia mente e dissi: “Perché non provarci?”. Un qualcosa di nuovo nella mia vita dato che prima del 1999 non mi ero mai dedicato alla corsa pur avendo già avuto dei contatti con lo sport tra judo e calcio, discipline oltretutto che poi hanno condiviso anche i miei figli. Dall’inizio degli anni duemila, invece, ho iniziato a praticare l’atletica rimanendo comunque sempre su livelli amatoriali al di fuori di agonismi esasperati». La nascita di un certo feeling con la corsa è stata la svolta per Vaghetto nel cui curriculum spicca uno score di 40 partecipazioni alle maratone (in diverse città italiane come Milano, Torino, Roma, Napoli ma anche all’estero come ad esempio a Gerusalemme dove ha partecipato, ironia della sorte, alla sua 33esima maratona in un luogo in cui il 33 ha un significato particolare sul piano simbolico), oltre 100 mezze maratone e molte presenze al Passatore. Una competizione di 100 chilometri, distanza nella quale vanta quattro titoli di campione italiano, che rappresenta il suo target di riferimento: «Dopo 6-7 anni da quando ho iniziato a correre ho partecipato per 14 volte consecutive a questa gara che da Firenze arriva a Faenza passando attraverso l’Appennino. Un percorso particolare ed è sublime potere portare a termine corse di questo tipo».

Ed è proprio dal serbatoio di esperienza riempito in questa manifestazione che l’ex sottoufficiale dell’Aeronautica attinge per dare dei consigli alle persone anziane intenzionate, seguendo il suo esempio, a superarsi coltivando senza soluzione di continuità la passione per l’atletica e ambire, magari, a correre una maratona: «Per fare bene alla 100 chilometri del Passatore contano due cose: le gambe e il cervello e nel momento in cui le gambe non vanno deve essere il cervello a prendere il sopravvento e ad oltrepassare gli ostacoli. La ricetta giusta da fare vedere ai miei coetanei si basa sul fatto che non bisogna mai dire o pensare di non farcela. Si può arrivare fino in fondo sapendo gestire le proprie energie senza esaurirsi partendo, ovviamente, dal presupposto che per avvicinarsi ad un certo di tipo di manifestazioni occorre un adeguato periodo di preparazione».

Ecco uno dei segreti di un corridore che, nonostante le 82 primavere sulle spalle e gli inevitabili acciacchi dovuti all’inesorabilità del tempo che passa, non ha intenzione di fermarsi: «Lo sport è palestra di vita e veicola valori positivi. Correre mi ha aiutato e mi aiuta ancora a superare le avversità della vita e della quotidianità. Prima mi allenavo non meno di cinque giorni alla settimana ma, anche se negli ultimi tempi ho dovuto diluire inevitabilmente le sessioni di allenamento, continuo a tenermi in forma. Prossimi appuntamenti in agenda? L’8 dicembre – ha confermato Vaghetto che in passato ha lasciato il segno anche nelle ‘defunte’ corse di 24 ore – parteciperò in viale della Libertà a Palermo al Memorial podistico Salvo D’Acquisto, sulla distanza dei 10 chilometri, e per l’anno nuovo cercherò di farmi trovare pronto cogliendo al volo le occasioni che si presenteranno». Com’è capitato per caso 22 anni fa in occasione della Maratona di New York, l’inizio del suo percorso. Gara che ha ripetuto poi altre due volte e nella quale (con un tempo intorno alle 4 ore e mezza) ha esordito con un buon piazzamento.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]