Palermo, sfida ad alta quota con l’FC Messina Pergolizzi: «Chi mi fa più paura? Noi stessi»

A distanza di una settimana dalla gara esterna con il Marina di Ragusa c’è ancora aria di derby in casa rosanero. L’odore, però, è diverso ed è riconducibile alla portata di un match, quello con l’FC Messina in programma domani al Barbera alle 15 (in contemporanea con l’impegno del Savoia) e valido per la quinta di ritorno del girone I del campionato di D, che sa di scontro diretto. È certamente una sfida ad alta quota trattandosi del confronto tra la prima e la terza forza del torneo. Per la compagine di Pergolizzi, a caccia di ulteriori conferme dopo i successi consecutivi contro Roccella e Marina di Ragusa, non poteva esserci test migliore. O peggiore a seconda dei punti di vista.

Sono due facce della stessa medaglia: migliore perché l’impegno contro una squadra in grande salute e reduce da tre vittorie consecutive potrà dire con esattezza a che punto è il processo di guarigione della capolista in seguito ai piccoli acciacchi (relativi alla qualità del gioco e alla condizione generale piuttosto che ai risultati) manifestati tra la fine del 2019 e l’inizio del nuovo anno. Peggiore perché, Savoia a parte, i rosanero domani sotto lo sguardo del vicepresidente Di Piazza arrivato dagli Stati Uniti sfideranno la squadra più in forma del campionato, quella che nelle ultime dieci giornate nelle quali ha subito solo tre gol vanta la media-punti più alta (lo score è di otto successi, un pareggio e una sconfitta) e che nel 2020 ha mantenuto finora la porta inviolata.

«Il test è impegnativo ma tutte le gare sono difficili – ha sottolineato il tecnico Pergolizzi nel corso della conferenza odierna presso la sala stampa del Barbera – noi, comunque, abbiamo lavorato bene in settimana e siamo pronti per questa partita. Dobbiamo cercare di fare l’essenziale e sono convinto che, giocando con attenzione e concentrazione, la prestazione verrà fuori». L’allenatore palermitano, che ha preferito non soffermarsi sugli insulti social ricevuti da alcuni utenti lunedì scorso («Palermo è una bella città ed è bella anche la gente, al resto non voglio pensare. L’intervento della società mi ha fatto piacere ma io resto concentrato sul campo e sulla necessità di fare punti»), indica le trappole presenti lungo il percorso.
Che vanno al di là della competitività di un FC Messina composto da ottimi elementi come il bomber palermitano Carbonaro la cui presenza nell’undici titolare è tuttavia in dubbio dopo le tre settimane di stop forzato a causa della pubalgia. «Siamo noi stessi quelli che temo di più. Se però scendiamo in campo con la voglia di sacrificarci per il compagno e applicando ciò che proviamo durante gli allenamenti sono convinto che potremo toglierci le soddisfazioni che cerchiamo». Pergolizzi si è pronunciato anche sul neo-acquisto Lucca: «È giovane e mi fa piacere che sia qui. Potrà darci una mano ma dovrà darsi da fare subito sapendo che la squadra ha già intrapreso un percorso».

Per la gara del Barbera, stadio sulla cui facciata già da una settimana è visibile una scritta rosa che preannuncia con un countdown la nascita del museo del Palermo l’1 novembre 2020 in concomitanza con i 120 anni del club, l’attaccante classe 2000 proveniente dalla Primavera del Torino non figura nell’elenco dei convocati. Out, in questo caso per infortunio, anche Ferrante e Lucera che mercoledì si sono aggiunti alla lista degli indisponibili di cui fanno parte pure Doda e Ricciardo recuperabili entro un paio di settimane. L’esterno offensivo 2001 è alle prese con un trauma distorsivo alla caviglia destra con distensione del legamento peroneo astragalico anteriore, l’attaccante palermitano invece è ai box per una lesione di primo grado alla regione miotendinea del bicipite femorale destro.

Pergolizzi, che ha convocato anche due ragazzi della Juniores (il difensore Cangemi e il centrocampista Florio), per tamponare l’emergenza sul binario mancino acuita dall’assenza dello squalificato Martinelli sembra orientato a proporre una difesa a quattro (nell’ambito di un 4-3-3) con Crivello esterno sinistro, ruolo in cui ha agito nel corso della sua carriera, e a destra uno tra Accardi e Langella. Il difensore palermitano ha smaltito la noia muscolare per la quale ha dato forfait la scorsa settimana ma la sua candidatura è insidiata dal centrocampista ex Bari, sicuro di una maglia da titolare e impiegabile anche come terzino.


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