Palermo, pizzicato mentre getta i rifiuti per strada: minacce alla consigliera Giulia Argiroffi

«Che cazzo fai la foto? Te lo spacco il telefono». È la minaccia di un cittadino palermitano, pizzicato a gettare la spazzatura in strada davanti a una scuola in via Valverde, traversa di via Roma, a Palermo. Davanti ai rimproveri della consigliera comunale Giulia Argiroffi – e al tentativo di documentare l’atto di inciviltà con un video (guarda sopra) -, l’uomo ha iniziato a insultarla e minacciarla. «La butto addosso a te se fai ancora facce», ha continuato brandendo ancora i sacchetti di rifiuti in mano, rivolto alla consigliera alla presenza del figlio, che ha provato a portare via la madre temendo che la situazione degenerasse. Argiroffi, ex M5s, è stata rieletta in consiglio comunale con Più Europa – Azione, per poi aderire al gruppo consiliare Oso.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo