Il centrocampista classe 2000 sente profumo di promozione in C, traguardo centrato anche nella scorsa stagione quando era a Bari. Arrivato in prestito dal Pisa, guarda all'immediato futuro senza perdere il contatto con il presente: «Resterei molto volentieri»
Palermo, Langella vede il traguardo «Nostra leadership non è in discussione»
Lui sa cosa significa. Christian Langella ha già sperimentato sulla sua pelle i brividi riconducibili ad una promozione in serie C. Dopo il salto di categoria centrato nella scorsa stagione con il Bari, il centrocampista toscano sta per riprovare le stesse sensazioni con la maglia del Palermo: «Abbiamo dimostrato di meritare la promozione – ha esordito il numero 33 rosanero in un’intervista rilasciata al sito ufficiale – fino alla fine ci sarà la speranza di poterla conquistare sul campo ma se ciò non dovesse essere possibile nessuno potrebbe mettere in discussione la nostra leadership. Sarebbe la mia seconda consecutiva dopo quella dello scorso anno a Bari, è innegabile che queste due ultime stagioni siano state fondamentali per la mia crescita professionale e umana. Dopo l’ultima sosta natalizia la mia ripartenza è stata positiva, ho sentito la fiducia del mister e trovando più spazio le mie prestazioni sono migliorate. Sono soddisfatto anche per le mie tre reti realizzate (e nel suo score stagionale vanno aggiunti anche tre assist vincenti, ndr), la più importante credo sia stata quella segnata contro il Marsala che, oltre ad essere stata la prima stagionale, ha aiutato la squadra a portare a casa la vittoria. Proseguirei molto volentieri la mia avventura a Palermo – continua il centrocampista classe 2000 – ma, essendo in prestito (dal Pisa, ndr), sarà ovviamente una scelta che dipenderà da molteplici fattori. Tuttavia è ancora presto per pensarci perché la stagione non è ancora conclusa».
La mente di Langella, che intanto ha dedicato un pensiero al coetaneo Andrea Rinaldi scomparso in seguito ad un aneurisma cerebrale, è focalizzata ancora sul presente senza dimenticare, comunque, il recente passato: «Il periodo trascorso in isolamento è stato un po’ duro, mi sono allenato sodo ogni giorno e questo mi ha aiutato a sfogarmi. Tra i miei compagni sono uno dei più attivi sui social (e anche alla playstation, gioco in cui sa essere protagonista come dimostra il successo a Fifa20 contro il vincitore del torneo #UnitiMaDistanti organizzato dal Palermo Esports, ndr), mi piace pubblicare foto e storie. Grazie alle videochiamate sono stato sempre in contatto con il resto della squadra e con la mia famiglia, che non vedo da Natale e spero di potere riabbracciare al più presto».
Il ritorno allo stadio, intanto, è stato sul piano professionale un piccolo step del percorso orientato verso la normalità: «Le sedute individuali facoltative al Barbera organizzate dalla società rappresentano un importante passo avanti dopo lo stop degli allenamenti di metà marzo. Credo che nel momento in cui si ripartirà a giocare sarà un calcio diverso. È probabile che gli stadi resteranno almeno all’inizio chiusi al pubblico, sembrerà quasi di tornare bambini quando alle partite c’erano soltanto una ventina di genitori sugli spalti. Tutto ciò non può fare piacere a chi vive di emozioni ma è necessario mettere la salute al primo posto».