Olimpiadi, argento per Rossella Fiamingo Rimontata in finale dall’ungherese Szasz

A tanto così dal trionfo olimpico. Rossella Fiamingo è andata vicinissima a conquistare la duecentesima medaglia d’oro nella storia italiana ai Giochi Olimpici, ma la spadista catanese si è dovuta accontentare dell’argento. In finale, la venticinquenne ha dovuto cedere all’ungherese Emese Szasz, che si è imposta per 15-13 dopo che nelle prime due manche la siciliana era avanti. Il punto decisivo è arrivato con una doppia stoccata. Nella seconda frazione, Fiamingo era anche stata avanti di quattro stoccate, ma negli ultimi tre minuti l’ungherese ha sfoderato una prestazione strabiliante, recuperando e superando nel punteggio la catanese. La medaglia di bronzo va alla cinese Sun Yiwen, battuta proprio dall’azzurra in semifinale: l’asiatica, nella finale per il terzo posto contro la francese Rembi. Per Rossella Fiamingo, la magra consolazione di inaugurare il medagliere italiano a questa edizione dei Giochi Olimpici di Rio.

Il cammino verso la finale non aveva presentato (o quasi) particolari problemi per la catanese che ai sedicesimi batte la canadese Leonora Mackinnon per 15-8, nonostante un avvio contratto. Agli ottavi l’atleta azzurra trova la portabandiera di Hong Kong, Man Wai Vivian Kong, ma anche qui ha la meglio, stavolta per 15-11. Altra asiatica ai quarti: di fronte a Rossella Fiamingo stavolta c’è la coreana Choi, regolata per 15-8. La catanese, però, rischia grosso in semifinale, dove di fronte ha la cinese Sun Yiwen che ai quarti ha eliminato la tunisina Besbes, una delle favorite. Qui l’azzurra si trova sotto anche di tre stoccate, ma grazie a un finale attento e determinato riesce a rimontare fino all’11 pari. Nel minuto supplementare deve convivere con lo svantaggio della priorità per la cinese, ma l’azzurra trova la stoccata vincente per giocarsi l’oro in finale contro l’ungherese Szasz, che nell’altra semifinale ha sconfitto per 10-6 la francese Rembi. In finale, però, Fiamingo si deve accontentare del secondo gradino del podio.


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