I reati contestati al primo cittadino sono peculato, truffa aggravata, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Misura cautelare a carico anche dell'autista, dipendente del Comune
Termini Imerese, si dimette il sindaco Salvatore Burrafato La Procura: «Auto comunale utilizzata per scopi personali»
Il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato si è dimesso in seguito alla all’esecuzione di un’ordinanza cautelare di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria eseguita nei suoi confronti. Il primo cittadino è indagato dalla Procura del comune del Palermitano per peculato, truffa aggravata, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Secondo l’accusa avrebbe utilizzato, in diverse occasioni, l’auto comunale e le prestazioni lavorative del suo autista, il dipendente comunale Marino Battaglia, per scopi personali e in danno dell’amministrazione comunale.
All’AdnKronos Burrafato ha dichiarato: «Malgrado non sia obbligato a questo passo ho maturato la scelta di rassegnare le dimissioni dalla carica di sindaco di Termini Imerese. Ritengo giusto ed opportuno fare un passo indietro per dare serenità a tutto l’apparato municipale nello svolgimento dell’attività quotidiana, allontanando dubbi e sospetti».
«Valutate le accuse che mi vengono mosse – aggiunge il primo cittadino – e i provvedimenti emessi dai magistrati con decisione e senza tentennamenti sono arrivato alla decisione di presentare le mie dimissioni: non posso più continuare a fare il sindaco di una città difficile e complessa come Termini Imerese. Ripongo massima fiducia nell’operato della magistratura e sono certo – conclude – di poter chiarire che alla base di quanto contestato c’è una grande confusione che ha ingenerato incomprensioni ed equivoci».
Il sindaco avrebbe inoltre utilizzato dei locali comunali, già concessi in affitto a privati con locazione scaduta e mai rinnovata, per ragioni esclusivamente private. A Burrafato e al suo autista è stata notificata un’ordinanza cautelare emessa dal gip Michele Guarnotta che impone loro l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. A Battaglia vengono, invece, contestati i reati di peculato, truffa aggravata e falso in atto pubblico, per aver concorso con il sindaco nell’utilizzo illecito dell’auto comunale. Gli investigatori avrebbero verificato l’utilizzo privato del mezzo di servizio e delle prestazioni dell’autista da parte del sindaco, per circa un anno. L’indagine è stata coordinata dal Procuratore di Termini Imerese Alfredo Morvillo e dai sostituti Giacomo Brandini e Francesco Gualtieri. In passato era stata sequestrata l’autovettura comunale utilizzata dal primo cittadino.