Niscemi, primo passo verso un possibile scioglimento Commissione valuterà le eventuali infiltrazioni mafiose

Il passo formale è stato fatto: partono da oggi 90 giorni di tempo per acquisire tutta la documentazione amministrativa e contabile per stabilire se nel Comune di Niscemi vi siano state infiltrazioni mafiose. La prefetta Maria Teresa Cucinotta, su autorizzazione del ministero dell’Interno, ha nominato la commissione prefettizia per l’accesso agli atti che si è insediata stamane. Uno spiegamento del gruppo interforze composto da carabinieri, guardia di finanza e polizia si è presentato insieme ai commissari stamane in municipio.

Presieduta dal viceprefetto vicario, Baldassarre Ingoglia, dirigente responsabile dell’Area 1-Antimafia della Prefettura, la commissione avrà 90 giorni di tempo per acquisire atti e formulare l’istruttoria da consegnare alla Prefetta. Sarà quest’ultima, valutate le risultanze dell’indagine, a inviare una relazione al ministero dell’Interno per la decisione finale sullo scioglimento, o meno, che avviene con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’interno, previa deliberazione del consiglio dei Ministri. La commissione è stata nominata dalla prefetta di Caltanissetta ex articolo 143 del Dlgs 267/200, che disciplina lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.

Raggiunto al telefono da Meridionews, il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, commenta gli ultimi avvenimenti. «Da parte mia e di tutta l’amministrazione c’è la massima disponibilità istituzionale nei confronti delle verifiche disposte. Che chiaramente riguardano un’attività pregressa, perché la mia giunta si è insediata da trenta giorni», afferma. «Siamo sereni e continuiamo la nostra azione di cambiamento così come annunciato in campagna elettorale, esprimendo massima fiducia per il lavoro che verrà fatto. Sottolineo la mia serenità personale e di tutti i componenti dell’amministrazione – prosegue Conti -. Mi preme sottolineare l’auspicio che Niscemi non venga conosciuta soltanto a seguito di avvenimenti negativi, ogni azione della nostra amministrazione punta al risanamento anche dell’immagine della nostra città».  

Il Comune di Niscemi, i cui organi amministrativi sono stati da poco rinnovati, è dunque a rischio scioglimento sull’onda dell’operazione antimafia Polis, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia del capoluogo nisseno. Nell’operazione del 29 giugno scorso, a ridosso del ballottaggio tenutosi quattro giorni prima, vennero arrestati e posti ai domiciliari, tra gli altri, uno dei candidati al ballottaggio, il sindaco uscente Francesco La Rosa, e l’ex assessore della sua giunta, Calogero Attardi, con l’accusa di voto di scambio politico mafioso. L’ipotesi della Dda nissena è che l’elezione di La Rosa nel 2012 e di Attardi nelle sue liste, avvenne in seguito ad un accordo con esponenti di Cosa nostra, in particolare Giancarlo Giugno di Niscemi e Alessandro Barberi di Gela. La Rosa ha sempre respinto le accuse, sottolineando come nelle intercettazioni venisse pesantemente apostrofato dagli stessi mafiosi. Lo ha fatto fin dall’interrogatorio di garanzia in cui non si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il Tribunale del riesame ha poi annullato gli arresti di La Rosa e Attardi (su quest’ultimo pesa però il divieto di dimora a Niscemi), rimettendoli in libertà. L’ex sindaco e l’ex assessore rimangono indagati. Subito dopo il provvedimento del tribunale collegiale, l’ex sindaco si è insediato nel nuovo consiglio comunale, dove è stato eletto consigliere in qualità di capolista dello schieramento arrivato al secondo posto al ballottaggio.

Parallelamente alla commissione prefettizia per l’accesso agli atti, anche la procura guidata da Amedeo Bertone ha avviato un’appendice d’indagine. Con l’obiettivo di approfondire alcuni elementi emersi nell’inchiesta Polis che non avevano trovato riscontro al momento in cui scattò l’ordinanza di custodia cautelare del Gip. Intercettazioni di alcuni indagati in cui si parlava di appalti. «Bisogna fare ulteriori approfondimenti per verificare l’incidenza sulle gare d’appalto. Quali turbative e quali i vantaggi illeciti l’organizzazione ha conseguito», aveva dichiarato Bertone. Durante le perquisizioni del 29 giugno, inoltre, la squadra mobile sequestrò copiosa documentazione a casa degli indagati e in Comune.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Si è insediato stamattina il gruppo nominato dalla prefetta, su autorizzazione del ministero dell'Interno. Dovrà analizzare tutta la documentazione amministrativa e contabile per stabilire se c'è stato condizionamento da parte di Cosa Nostra. Il sindaco Conti: «Siamo sereni, verifiche riguardano attività pregressa»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]