Musumeci vuole usare direttamente polizia ed esercito Ok alla bozza di legge per attuare l’art. 31 dello Statuto

Il presidente della Regione Nello Musumeci e la sua giunta hanno approvato uno schema di decreto legislativo per attuare il potere (previsto dallo Statuto siciliano) di avvalersi della polizia e dell’esercito in situazioni di emergenza. Si tratta di una bozza di un solo articolo diviso in quattro commi che è stata trasmessa all’Assemblea regionale siciliana per l’approvazione e dovrà ottenere il via libera successivamente anche dalla Camera e dal Senato. 

Durante l’emergenza coronavirus Musumeci ha più volte chiesto l’utilizzo delle forze armate già presenti in Sicilia nell’operazione Strade sicure ai fini dei controlli. Il Viminale ha dato il via libera, ma dalla Regione il numero di uomini coinvolti non viene ritenuto sufficiente. Ora il governatore rilancia e rispolvera l’articolo 31 dello Statuto siciliano che non è mai stato attuato. Quell’articolo prevede al comma uno che «al mantenimento dell’ordine pubblico provvede il presidente della Regione a mezzo della polizia dello Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l’impiego e l’utilizzazione, dal Govemo regionale. Il Presidente della Regione può chiedere l’impiego delle Forze armate dello Stato». Così nei fatti non è mai stato anche perché anteriore alla Costituzione repubblicana. 

Adesso la Regione ne chiede l’attuazione nel caso in cui il governo nazionale dichiari lo «stato di emergenza per eventi calamitosi di ordine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo che devono essere affrontati, anche nel territorio siciliano, con immediatezza di intervento». O anche nel caso in cui la stessa Regione, d’intesa con Roma e «nei casi in cui eccezionali motivi di sanità e sicurezza lo richiedano», dichiari lo stato di emergenza regionale.

«La Corte costituzionale – si legge nella bozza di legge approvata dalla giunta Musumeci – ha più volte chiarito che l’articolo 31, pur essendo anteriore alla Costituzione repubblicana, è pienamente in vigore, sebbene le funzioni di mantenimento dell’ordine pubblico non possono essere esercitate dal Presidente della Regione attraverso organi o uffici regionali, ma solo a mezzo della Polizia di Stato e, pertanto, ritiene opportuno proporre uno schema di norma che preveda l’attuazione del richiamato art.31, con specifico riferimento agli strumenti necessari per affrontare con efficacia e tempestività eventuali situazioni di emergenza statali o limitate al territorio regionale, che determinino refluenze sull’ordine pubblico, la sanità e la sicurezza nel territorio della Regione Siciliana o in parte di esso» 

Si prevede quindi che «il Presidente della Regione, in armonia con la legislazione statale e regionale di settore possa adottare ordinanze contingibili e urgenti, nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico e dell’Unione europea e con efficacia estesa all’intero territorio regionale o parte di esso ed, infine, prevedendo che per l’attuazione delle ordinanze o di altri suoi provvedimenti, il Presidente della Regione, di concerto con il Ministro dell’Interno, si possa sempre avvalere della Polizia di Stato e, ove occorra, delle Forze armate di stanza nella Regione, anche di concerto con il Ministro della Difesa».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]