È morta questa notte a Mazara del Vallo (in provincia di Trapani) Maria Cristina Gallo, l’insegnante mazarese che denunciò i ritardi nell’esame dei referti istologici dell’Anatomia patologica dell’Asp diTrapani. I funerali saranno celebrati domani mattina, alle 10.30, nella cattedrale di Mazara del Vallo dal vescovo Angelo Giurdanella. Morta l’insegnante che denunciò i ritardi dell’Asp di […]
Morta a 56 anni Maria Cristina Gallo: fu la prima a denunciare i ritardi all’Asp di Trapani
È morta questa notte a Mazara del Vallo (in provincia di Trapani) Maria Cristina Gallo, l’insegnante mazarese che denunciò i ritardi nell’esame dei referti istologici dell’Anatomia patologica dell’Asp di
Trapani. I funerali saranno celebrati domani mattina, alle 10.30, nella cattedrale di Mazara del Vallo dal vescovo Angelo Giurdanella.
Morta l’insegnante che denunciò i ritardi dell’Asp di Trapani
La donna è deceduta a 56 anni. Dall’agosto del 2024, le era stato diagnosticato un tumore. Le sue denunce portarono all’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Trapani. Maria Cristina Gallo seppe del suo tumore otto mesi dopo avere effettuato l’esame istologico, quando il quadro clinico era ormai fortemente compromesso. Il referto, sollecitato più volte anche attraverso vie legali, aveva poi rivelato un tumore in stadio avanzato (al quarto stadio), con metastasi già sviluppate nel frattempo. Dalla sua denuncia è partita l’inchiesta sui ritardi dei referti all’Asp di Trapani. Dopo un’ispezione del ministero e accertamenti interni per individuare le responsabilità, otto medici sono finiti indagati. In tutto gli indagati – tra medici, tecnici e personale sanitario – sono diciannove per presunte omissioni e negligenze.
«Una storia che fa vergognare»
«Quella di Maria Cristina Gallo è una storia che ti fa vergognare di essere italiano – ha scritto in una nota il leader di Azione, Carlo Calenda – Nella Sicilia di Schifani dove di sanità si discute solo per spartirsi le nomine, muore una signora che ha ricevuto l’istologico otto mesi dopo averlo fatto. Non è un caso isolato – aggiunge Calenda – Più di 3000 referti sono spariti». E nello stesso comunicato arriva dal leader di Azione la richiesta di commissariare subito la sanità. Una istanza rivolta direttamente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Non agire è una violazione dei diritti costituzionali dei siciliani», conclude Calenda.
«Siamo addolorati per la morte di Maria Cristina Gallo – affermano i deputati del Movimento cinque stelle all’Ars – Siamo vicini ai suoi familiari. Ci auguriamo – aggiungono i pentastellati – che la sua denuncia e il suo sacrificio non siano vani e servano a evitare, in futuro, che incresciosi episodi del genere si ripetano».