Il ministero della Salute ha disposto un’ispezione sui casi dei ritardi dei referti istologici di sospetti malati oncologici dell’ospedale di Castelvetrano di competenza dell’Asp di Trapani. Secondo quanto ha appreso l’Ansa, l’atto è stato già disposto ma gli ispettori non sono ancora arrivati in Sicilia. Complessivamente, gli esami da completare sarebbero 3300 di cui 1405 campioni del […]
Referti istologici in ritardo all’Asp di Trapani: il ministero dispone l’ispezione
Il ministero della Salute ha disposto un’ispezione sui casi dei ritardi dei referti istologici di sospetti malati oncologici dell’ospedale di Castelvetrano di competenza dell’Asp di Trapani. Secondo quanto ha appreso l’Ansa, l’atto è stato già disposto ma gli ispettori non sono ancora arrivati in Sicilia. Complessivamente, gli esami da completare sarebbero 3300 di cui 1405 campioni del 2024 e 1908 del 2025. Sulla vicenda anche la Regione, su input del presidente Renato Schifani, ha inviato a Trapani gli ispettori dell’assessorato alla Salute.
La vicenda dei ritardi è emersa dopo il caso della 56enne insegnante di Mazara del Vallo (nel Trapanese), Maria Cristina Gallo, che ha dovuto aspettare otto mesi per avere l’esito dell’esame istologico disposto dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero. La donna aveva presentato un esposto. Il referto, sollecitato più volte anche per vie legali e arrivato con incredibile ritardo, ha diagnosticato alla donna un tumore al quarto stadio che, nel frattempo, ha prodotto metastasi.
Sulla vicenda anche la procura di Marsala ha aperto un’inchiesta. I pubblici ministeri, coordinati dal procuratore Fernando Asaro, nei giorni scorsi hanno acquisito le cartelle cliniche all’ospedale di Mazara in cui, a dicembre del 2023, Gallo era stata operata. Lo scopo dell’indagine è soprattutto quello di accertare l’eventuale nesso di causalità tra il ritardo e l’aggravamento della malattia. «Non voglio giustizia, ma voglio praticare la giustizia per il futuro», ha detto l’insegnante che ora si sta sottoponendo alla chemioterapia. «Oramai il male è stato compiuto – ha commentato la paziente in cura all’istituto nazionale tumori di Milano – La mia battaglia non è né rancore e né rabbia ma è solo per cambiare le cose». Intanto, le diverse aziende sanitarie siciliane sono all’opera per smaltire entro domani i 3300 referti non processati dall’Asp di Trapani.