Di gabriele bonafede
Merchiori (Cesena) Palermo 0 – 0
di Gabriele Bonafede
Più che contro il Cesena, il Palermo pareggia in nove uomini contro il direttore di gara, Filippo Merchiori da Portomaggiore, paesino sito a 85 km dalla stessa Cesena (nella mappa): appena unora di percorso in macchina. Non a caso il signor Merchiori non aveva finora arbitrato nessuna partita giocata dal Cesena per ovvi motivi: è come se un arbitro di Cefalù o Partinico fosse chiamato a dirigere una partita del Palermo.
Evidenziate in rosso: Portomaggiore e CesenaE latteggiamento del signor Merchiori in campo non fornisce alcun dubbio sul suo approccio alla partita: distribuisce cartellini come se fossero carte di briscola, consegnando ben quattro gialli e un rosso nella prima mezzora di gioco nei confronti dei giocatori rosa, nessuno con un motivo realmente valido.
Non contento di ciò, nel secondo tempo sorvola per evidenti comportamenti scorretti dei calciatori cesenati, tra i quali un paio di tuffi in area, e continua a sanzionare il Palermo con un rosso privo di senso a Maresca e un altro allallenatore rosanero Iachini a gara quasi conclusa. In tutto saranno ben sette i cartellini punitivi (quattro gialli e tre rossi) comminati alla squadra siciliana, tra cui il pesante rosso diretto in pieno recupero al regista del Palermo, Maresca, “reo” di aver subito un tunnel senza toccare il giocatore avversario. Il forte centrocampista rosanero dovrà saltare due gare senza aver commesso alcun fallo.
Nonostante questo, il Cesena non riesce a segnare, e il Palermo conquista ugualmente il pareggio terminando la gara in nove e rafforzando il primato in classifica in vista del doppio turno casalingo con Spezia e Bari, seguito dalla trasferta con la Juve Stabia, fanalino di coda in classifica.
Inutile ricordare la cronaca di una partita resa noiosa e falsata dalla direzione di gara.