Un «piano strategico» da quasi 60 milioni di euro per la riconversione urbana del lungomare di Catania. Una vasta riqualificazione che, almeno sulla carta, dovrebbe interessare l’area costiera che si estende da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia. Circa tre chilometri di mare, quasi del tutto negato, simbolo di uno sviluppo che non ha mai […]
Il piano del Comune per cambiare il lungomare di Catania. Via le auto, nuove ciclabili e la riqualificazione di Ognina
Un «piano strategico» da quasi 60 milioni di euro per la riconversione urbana del lungomare di Catania. Una vasta riqualificazione che, almeno sulla carta, dovrebbe interessare l’area costiera che si estende da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia. Circa tre chilometri di mare, quasi del tutto negato, simbolo di uno sviluppo che non ha mai avuto una visione unitaria e di prospettiva. Praticamente un paradosso per una città che sul mare si affaccia. Durante l’ultima seduta di giunta dello scorso 11 settembre, con la presenza tutti gli assessori e del sindaco Enrico Trantino, è stato dato il via libera per una proposta di deliberazione per l’approvazione del piano strategico. Quasi 60 milioni di euro provenienti dai fondi Metro plus e città medie del Sud, in parte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza oltre che dai progetti di rigenerazione urbana del ministero degli Interni.
Per raggiungere l’obiettivo finale si punterà a spostare in maniera definitiva la viabilità automobilistica dall’attuale lungomare all’asse attrezzato Rotolo-Europa e Rotolo-Ognina, quest’ultimo in parte già realizzato, dopo lunghi ritardi, nel tratto compreso tra la circonvallazione e via del Rotolo, arteria simbolo dei paninari nel capoluogo etneo. L’intervento nel primo tratto, Rotolo-Europa – alcunee modifiche alla viabilità sono già state fatte – dovrebbe essere suddiviso in due macro-lotti. Il primo, valore 12,5 milioni di euro, prevede la realizzazione di nuovi marciapiedi, aree verdi, un impianto di illuminazione sostenibile, l’istallazione di barriere di sicurezza e di un sistema di smaltimento e raccolta delle acque. L’altro lotto, indicato nei documenti con la lettera B, avrà un valore di poco superiore ai 16 milioni di euro. «L’intervento prevede una serie di opere mirate alla messa in sicurezza delle balconate a picco sul mare e ripristino con de-cementificazione della scogliera lavica, il miglioramento delle connessioni e dei percorsi pedonali e ciclabili di accesso all’area costiera dal quartiere di Picanello», si legge nella relazione. Il riferimento è all’affaccio sul mare di piazza del Tricolore, vicino al monumento dei Caduti. Zona off-limits addirittura dal 2011 dopo il cedimento di parte del manto stradale dovuto all’erosione continua delle formazioni basaltiche presenti sotto l’asfalto.
«Il completamento dell’asse stradale Rotolo-Ognina – si legge nella relazione – è essenziale rispetto al previsto spostamento sull’asse stesso delle linee di trasporto pubblico urbane ed extraurbane dirette dal centro città verso i quartieri Picanello e Ognina, verso l’ospedale Cannizzaro e verso le aree densamente popolate dei Comuni vicini, che oggi transitano sul lungomare».
Un altro intervento in programma prevede il recupero e la riqualificazione del borgo di Ognina e la divisione che si ha con il mare e il porticciolo. «Per questo intervento – si legge nella relazione – è stato scelto lo strumento del concorso di progettazione, in via di pubblicazione, in collaborazione con l’ordine nazionale degli Architetti». In cantiere finirà anche il collegamento tra la stazione Ognina e il lungomare. In questo senso sarà decisivo un immobile sequestrato per abusivismo che si affaccia su piazza Mancini Battaglia, prospiciente il mare. Il retro dell’edificio è caratterizzato da un giardino privato (area di colore verde nella foto, ndr), di forma rettangolare, con piante e alberi al momento poco curati. Nei piani del Comune c’è la trasformazione di questo edificio in un info-point al servizio dei turisti. «È previsto inoltre il passaggio attraverso la proprietà della clinica Gretter, la cui convenzione è in fase di redazione», continua la relazione. Uno dei traguardi più importanti, e non ci voleva un luminare per capirlo, sarà liberare la zona a mare dalle auto, «restituendo alla città un tratto del lungomare diventato parcheggio». Per l’intero giardino esistente e per il parco lineare, inoltre, «sarà presente una rete di irrigazione differenziata per zone. Tutte le pavimentazioni saranno realizzate con materiale drenante». Su questo passaggio si affaccerà anche la torre Zefiro A. Il maxi progetto residenziale i cui lavori sarebbero fermi da alcuni mesi.
Fondamentali saranno anche le stazioni ferroviarie Europa, Picanello e Ognina e il parcheggio Europa. Insieme, si legge ancora nella relazione del Comune di Catania, saranno gli «snodi principali di accesso alle aree riqualificate e pedonali». Complementari a questo disegno il progetto di alcune piste ciclabili che dovrebbero collegare piazze Europa alle stazioni delle metropolitana Galatea e Italia. C’è poi il progetto per un grande parcheggio scambiatore: circa 400 stalli per un investimento da 5,5 milioni di euro con finanziamenti regionali, che sorgerà in via Aci Castello. Nell’ambito dello stesso piano rientra la già avvenuta riqualificazione di una parte di piazza Nettuno, piazzale Sciascia e piazza Europa.