Il programma del Comune per tre nuovi parcheggi Inviati progetti in Regione per l’ok al finanziamento

Tre parcheggi anziché cinque. A tanto ammonta il numero di progetti che rientrano nel piano elaborato dal Comune di Catania per ottenere il finanziamento regionale da 23 milioni di euro destinato alla città. Di fatto è stata modificata una delibera del 30 aprile scorso. «La realizzazione è stata confermata solo per quelli immediatamente cantierabili dal Comune – spiegano da Palazzo degli elefanti in una nota – Vale a dire, facendo riferimento ai toponimi della loro collocazione, ai parcheggi Sanzio, Acicastello e Narciso». A rimanere fuori dal piano comunale sono invece le aree di sosta Fleming e Lupo. Il primo dovrebbe essere realizzato dalla Ferrovia circumetnea mentre il secondo, dopo una lunga scia di polemiche, è stato sospeso. 

Del binomio tra Catania e i parcheggi si parla almeno dal 2002. Ben 17 anni passati tra aule di giustizia, processi e appalti saltati anche per gli appetiti di Cosa nostra. Tutto era cominciato quando l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nominava commissario straordinario per il traffico e l’emergenza sismica Umberto Scapagnini, in quel momento sindaco di Catania. Così il medico personale del leader di Forza Italia si ritrovò tra le mani 850 milioni di euro e poteri speciali per applicare misure straordinarie. Durante il mandato, venne messa a punto la soluzione al traffico cittadino: costruire nove parcheggi interrati in città da affiancare agli scambiatori in periferia. Il tutto attraverso una collaborazione tra pubblico e privato nell’ambito del progetto di finanza

Alcuni dei parcheggi in programma, secondo l’ipotesi della procura etnea, modificarono improvvisamente il loro volto diventando anche dei centri commerciali: con un ampio spazio sottratto alla sosta delle auto e destinato alla creazione di botteghe. Dal processo d’appello, nato per il parcheggio di piazza Europa (poi realizzato), tutti gli imputati sono stati assolti, compreso l’ex sindaco Scapagnini. Il nodo traffico, però, è rimasto irrisolto e strettamente attuale.

Nella nuova programmazione presentata a Palermo torna, quindi, il parcheggio Sanzio. Già previsto nel programma di Scapagnini poi annullato su decisione di Enzo Bianco. Alla luce di un’inchiesta giornalistica del quotidiano CTzen (oggi MeridioNews) che, nel 2014, svelò come l’appalto fosse finito in mano a un imprenditore coinvolto nell’inchiesta Expo2015 della procura di Milano. Il nuovo piano, adesso, prevede la realizzazione di un parco urbano, 315 stalli auto, 11 per le moto e 20 per le biciclette. Il tutto per un importo di poco superiore agli otto milioni di euro. Saranno, invece, 323 i posti previsti nel parcheggio scambiatore Acicastello, per un costo complessivo di dieci milioni di euro. Struttura che dovrebbe vedere la luce a ridosso di via Teseo, nei pressi del lido Bellatrix. Infine, il parcheggio Narciso: cinque milioni di euro per 126 stalli. In tutti i parcheggi saranno previste le colonnine per ricaricare i mezzi elettrici


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