Peggiorano le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro. L’ormai ex superlatitante è stato ricoverato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila – la città dove sta in un carcere di massima sicurezza in regime di 41bis – per essere sottoposto a delle cure specifiche per un tumore al colon di cui soffre da anni. Arrestato il 16 gennaio nella clinica privata La Maddalena di Palermo, l’ex primula rossa di Cosa nostra, il 5 settembre è stato trasferito dal reparto di Terapia intensiva, dove era stato ricoverato per gestire i postumi di un intervento chirurgico, al reparto per detenuti allestito all’interno dell’ospedale. Un’ala della struttura sanitaria dove è garantito il più alto livello di sorveglianza da parte della polizia penitenziaria e di altre forze dell’ordine.
Secondo quanto emerge, al momento, i medici e gli infermieri si starebbero occupando della gestione del dolore di Messina Denaro con farmaci adatti a lenire le sofferenze. Ad agosto, era già stato sottoposto a un intervento chirurgico per questioni intestinali. Ed è in questa occasione che l’ex superlatitante aveva dichiarato che: «Mi avete preso per la malattia, non mi pentirò mai». Due mesi prima era stato portato in ospedale per cure di natura urologica non strettamente collegate al tumore. In quei giorni di degenza ospedaliera, da fonti sanitarie e carcerarie era emerso che «il boss è ben aggrappato alla vita e sta lottando come un leone per sconfiggere il male». Adesso, Messina Denaro è di nuovo ricoverato nel reparto di Terapia intensiva e i medici parlano di «condizioni in netto peggioramento».
Intanto, ieri era circolata la notizia – non confermata né smentita – che il boss originario di Castelvetrano (nel Trapanese) avrebbe espresso la volontà di non essere rianimato anche in caso di necessità. Ciò che è certo, invece, è che i legali di Messina Denaro hanno già predisposto un’istanza per la scarcerazione definitiva e la detenzione all’interno dell’ospedale. L’avvocata Lorenza Guttadauro – che è anche la nipote del boss, figlia della sorella Rosetta arrestata a febbraio – in questi giorni sarebbe anche già arrivata nella città dell’Abruzzo.
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