Luci e ombre? Boscaglia promuove la squadra «Dobbiamo crescere ma sono molto contento»

Pollice alzato. Se dovesse esprimersi graficamente, Roberto Boscaglia userebbe questo gesto per descrivere le sue sensazioni in merito alle condizioni di salute della squadra. Il tecnico rosanero è soddisfatto del Palermo e, proprio sulla scia di questa energia positiva, contestualizza gli errori commessi mercoledì in occasione della gara interna pareggiata 3-3 contro la Viterbese ‘inserendoli’ nel processo di crescita di un Palermo che ha ampi margini di miglioramento: «So che ci sono tante cose ancora da limare ma non posso dire che non sono contento – ha confessato l’allenatore gelese in conferenza stampa al termine della seduta sostenuta dai rosa al Pasqualino di Carini – non sono contento della classifica ma sono soddisfatto di ciò che ha fatto la squadra nelle ultime partite e sono fiducioso perché noto che il gruppo lavora con grande disponibilità e voglia di imparare. Da Catanzaro in poi ho visto il Palermo che voglio».


E’ chiaro, comunque, che per puntare a certi traguardi una squadra come quella rosanero che non è ancora un prodotto finito deve necessariamente trarre insegnamento dagli aspetti negativi emersi finora in più di una circostanza: «Dobbiamo crescere e non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma soprattutto della mentalità, un fattore che non si acquisisce subito e per il quale possono essere utili anche le batoste. Ecco perché provo a guardare il bicchiere mezzo pieno». Indicative, in questo contesto, saranno le risposte che i rosa forniranno domenica nella gara esterna con il Foggia: «Voglio vedere la stessa ferocia che contro la Viterbese abbiamo dimostrato prima di segnare il momentaneo 1-0 e nel momento in cui eravamo in svantaggio. Ci aspetta una trasferta insidiosa – ha aggiunto – una partita contro una squadra in condizione e che sicuramente ci darà del filo da torcere».

Una squadra, tuttavia, scossa dal caso Gentile, ex capitano rossonero vittima nella notte tra martedì e mercoledì di un atto intimidatorio da parte di ignoti che hanno incendiato il portone della sua abitazione: «Non entro nel merito, esprimo anche a nome del Palermo solidarietà al giocatore per questo fatto bruttissimo e dico solo che questo episodio compatterà il nostro avversario. Sono sicuro che il Foggia lotterà ancora di più». Il Palermo, in ogni caso, è preparato: «Abbiamo fatto bene in occasione dell’ultima trasferta (vittoria 2-1 a Castellammare di Stabia lo scorso 12 novembre, ndr) e vogliamo ripeterci. Vogliamo disputare una grande partita e ho fiducia nella crescita della squadra perché so cosa può dare». Non ci sarà il terzino destro Almici, out a causa di un infortunio al ginocchio sinistro rimediato nel corso della gara con la Viterbese in seguito ad un duro intervento di Simonelli: «Effettuerà l’esame strumentale sperando che l’infortunio sia meno serio del previsto. Rauti? Mercoledì ha preso nel primo tempo una botta che si è trascinato anche dopo e poi è uscito. Ha un piccolissimo problema ma è a disposizione. Non sarà dei nostri, invece, Corrado che speriamo di recuperare per la prossima settimana».


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