In un comunicato un po' 'ossimorico', il presidente dell'ars salva l'ente nazionale per l'aviazione civile ma, contemporaneamente, l'invita a spiegare chi sono i responsabili dei disagi arrecati ai cittadini con lo sciopero dei controllori di volo mentre gli scali di catania e comiso sono chiusi
Lo sfascio dell’aeroporto di Punta Raisi a Palermo: lo ‘zuccherino amaro’ di Ardizzone all’Enac
IN UN COMUNICATO UN PO’ ‘OSSIMORICO’, IL PRESIDENTE DELL’ARS SALVA L’ENTE NAZIONALE PER L’AVIAZIONE CIVILE MA, CONTEMPORANEAMENTE, L’INVITA A SPIEGARE CHI SONO I RESPONSABILI DEI DISAGI ARRECATI AI CITTADINI CON LO SCIOPERO DEI CONTROLLORI DI VOLO MENTRE GLI SCALI DI CATANIA E COMISO SONO CHIUSI
La rima nota l’ha diramata stamattina. E ha chiusura di giornata il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, torna a dire la sua sui disagi creati ai cittadini – e in generale a tutta la Sicilia – dallo sciopero dei controllori di volo dell’aeroporto ‘Falcone-Borsellino’ (già Punta Raisi) di Palermo.
“Lo sciopero degli operatori di volo dell’aeroporto di Palermo e la tardiva revoca – precisa il presidente Ardizzone – a seguito della contemporanea chiusura degli scali di Catania e Comiso per l’eruzione dell’Etna, non sono responsabilità dell’Enac e nessuno l’ha detto”.
L’Enac, per la cronaca, è l’Ente nazionale dell’aviazione civile. Ma lo ‘zuccherino’ che il presidente dell’Ars dà all’Enac ha un retrogusto amaro: “Certamente – aggiunge Ardizzone – c’è stata una mancanza assoluta di informazione ai passeggeri, costretti ad aspettare per ore in condizioni di grave disagio. L’Enac ha contezza di questo black-out informativo? Non può bastare, certamente, l’opuscolo distribuito negli aeroporti sui diritti del passeggero”.
“Dica l’Enac – conclude Ardizzone – a chi competeva gestire l’emergenza e assicurare una corretta informazione. Lo spieghi soprattutto ai malcapitati utenti. Se anche questo compito non fosse competenza dell’Enac, che l’ente si attivi per esercitare il proprio ruolo di vigilanza”.