Insultati, minacciati, perfino derubati di alcune attrezzature mentre cercano di domare un pericoloso incendio in viale Moncada, a Librino. Un fatto accaduto due giorni fa. Il comando provinciale dei vigili del fuco – per evitare di rinfocolare le polemiche – preferisce oggi non ritornare sull’argomento, dopo averne parlato ieri con i quotidiani La Sicilia e Giornale di Sicilia. Ma la ricostruzione dell’accaduto è piuttosto semplice. Sono le 17.17 del 13 febbraio, quando la sala operativa di via Beccaria riceve una segnalazione: le fiamme, e un fumo molto denso, si sono scatenate all’interno di una appartamento al sesto piano del civico 16. Anche i livelli sette e otto dell’edificio sono minacciati dal rogo. Addirittura, alcuni inquilini sono costretti a rifugiarsi sul balcone, proprio a causa dell’abbondante fumo che ha invaso le case. Un intervento delicato, insomma, niente affatto semplice.
I pompieri si recano sul posto con un’autobotte, un’autoscala e un carro logistico. Man mano che la concitazione monta, un gruppo di persone – non è chiaro se abitanti del palazzo o meno – si avvicina e comincia a insultarli, fino ad arrivare alle minacce. Un atteggiamento che secondo alcuni sarebbe legato alla paura per le conseguenze dell’incendio e alla concitazione del momento. Completato il lavoro di spegnimento e di messa in sicurezza – e limitato il borsino dei danni a qualche ricovero in ospedale per intossicazione da fumo – gli uomini in divisa rossa si accorgono poi che dai mezzi di lavoro mancano alcune attrezzature. Per la precisione, auto respiratori e dispositivi di protezione individuale. Il tutto mentre sul posto ci sono anche diverse auto della polizia. Che adesso starebbe effettuando delle verifiche sull’accaduto. Nel frattempo, spiega oggi il comando provinciale alle agenzie di stampa, gli autoprotettori, maschere con bombole di ossigeno per accedere in locali pieni di fumo, rubati ai vigili del fuoco due giorni fa nel rione Librino sono stati trovati, scarichi, su mezzi dei pompieri.
Ieri la vicenda è stata affrontata in un faccia a faccia tra il comandante provinciale Giovanni Verme e il prefetto Claudio Sammartino. Frattanto, una nota delle organizzazioni sindacali di settore spiega che non si tratta del primo caso del genere. Inoltre, sulla vicenda ha rilasciato una dichiarazione il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Roba da matti – dice il leader della Lega all’Ansa – Proporremo un’aggravante per chi deruba soccorritori e professionisti che salvano vite».
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