In quindici, armati e con le facce coperte da maschere di carnevale del papero della Disney hanno rubato 5 camion carichi di merce nell'area di sosta della zona industriale a Catania. A farne le spese Giuseppe Richichi, sindacalista degli autotrasportatori dell'Aias. Mezzi e merce recuperati grazie al Gps in un capannone vicino a Lentini
Leader dei Forconi rapinato da Paperino Richichi: «Questa zona è un far west»
«È stata una scena da film americani con quindici persone armate in grande stile e il volto coperto da maschere di Paperino». Descrive così Giuseppe Richichi, rappresentante del sindacato degli autotrasportatori Aias, la rapina che ha subito nella notte tra sabato e domenica scorsi in un’area di sosta della zona industriale e di cui si è saputo soltanto oggi. Rubati cinque camion carichi di merce (succhi di frutta, olio, pneumatici, abbigliamento, alimentari e carta igienica), ma «in realtà, – spiega Richichi a CTzen il danno economico non è stato molto». Dopo la denuncia del leader degli autotrasportatori siciliani molto attivo nelle prime proteste dei Forconi, merce e camion sono stati recuperati nei pressi di Lentini grazie al sistema di antifurto satellitare. Sono stati ritrovati in un deposito gestito da due romeni subito arrestati dai carabinieri della compagnia di Augusta per ricettazione. Tanta invece la paura del custode e di due stranieri, un rumeno e un tedesco, che dormivano lì. «Poveretti sono stati assaltati. È normale avere paura quando ti puntano una pistola contro», afferma ancora Richichi.
Il suo attivismo nel sindacato, comunque, non sembra collegato alla rapina. Secondo il sindacalista non si tratta di ripercussioni personali, anche perché non ha ricevuto né minacce né richieste di risarcimento. «Sono solo dei ladri, che hanno fatto una rapina in grande stile, ma nulla di più. Io sono tranquillo» dice. I problemi sarebbero tutti legati alla mancanza di sicurezza della città e in particolare della zona industriale. «Questa zona sembra un far west in cui ognuno fa quello che vuole» dichiara. Lamenta problemi di controlli da parte delle forze dellordine su persone, strade e strutture, ma anche la mancanza di illuminazione. «Sappiamo di essere a rischio, non siamo mai tranquilli perché qui manca ogni forma di sicurezza», afferma ancora Richichi che si mostra preoccupato anche per limmagine della Sicilia oltre lo Stretto. «Mi spiace molto che questo leda limmagine della nostra terra, purtroppo si ripercuoterà sul turismo e sugli investimenti, ma sono cose che possono succedere a chiunque».
[Foto di Rev Stan]