Nelle ultime, difficili ore vissute dall'aerostazione civile catanese, è stato potenziato il supporto operativo dei militari, che hanno un ruolo fondamentale della cosiddetta unità di crisi. Sono svariati i compiti del comando Aeroporto militare. Guarda le foto
L’aeronautica a sostegno dell’aeroporto di Catania Gli scatti realizzati in volo e alla base di Sigonella
Continua l’attività dei Controllori dell’Aeroporto Militare di Sigonella al fine di assicurare l’assistenza al traffico aereo civile di Fontanarossa durante l’ultima eruzione dell’Etna. Dalla mattinata del 24 al primo pomeriggio del 25 dicembre 2018, la normale attività di volo dell’aeroporto civile di Catania Fontanarossa è stata seriamente compromessa a causa dell’emissione nell’atmosfera di cenere vulcanica a seguito della spettacolare eruzione dell’Etna, determinando – anche in considerazione della direzione e dell’intensità dei venti – periodi di chiusura totale, limitazioni generali nei movimenti e/o chiusura di solo alcuni settori dello spazio aereo della Sicilia Orientale.
Nella fattispecie, si è riunita presso lo scalo siciliano l’unità di crisi costituita dai rappresentanti delle varie Istituzioni interessate, tra cui anche l’Aeronautica Militare (AM). Il personale del Comando Aeroporto dell’AM di Sigonella ha continuato ad assicurare, alle Istituzioni e alla Collettività, i consueti e quotidiani servizi di fornitura dei servizi del traffico aereo all’interno della zona di controllo denominata “Catania CTR”, gestendo il tutto con le limitazioni imposte e sempre nel pieno rispetto delle procedure per assicurare il massimo livello di sicurezza del volo.
In tal senso, il personale dell’AM ha lavorato in sinergia con tutti gli attori del settore (in particolare SAC Società Aeroporto Catania – ENAC Ente Nazionale Aviazione Civile – ENAV Ente Nazionale Assistenza al Volo – INGV Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) e continuato a gestire tutti i traffici dell’area di responsabilità, contribuendo ad evitare – peraltro nel peculiare periodo natalizio – ulteriori disagi ai passeggeri e disservizi alle compagnie aeree operanti dall’Aeroporto di Catania.
Il Colonnello Pilota Gianluca Chiriatti, Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, ha allertato il proprio personale affinchè – seppur in pieno clima natalizio – sia pronto a fronteggiare altre eventuali crisi dovute alla ripresa dell’attività di emissione di cenere dell’etna. In tal senso, oltre al personale controllore del traffico aereo, particolarmente attivo è quello dedito al servizio meteorologico di Sigonella al fine di monitorare l’andamento dei venti che in caso di eruzione potrebbero direzionare la nube vulcanica.
Il Comando Aeroporto di Sigonella, gerarchicamente dipendente dal Comando Forze Supporto e Speciali dell’AM, ha il compito di fornire il supporto operativo, tecnico, logistico ed amministrativo agli Enti e Reparti rischierati ed in transito sull’omonima Base Aerea, assicurando senza soluzione di continuità i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento delle attività di volo, che includono tra gli altri l’assistenza tecnica a terra, il rifornimento di carburante, il servizio meteorologico, il servizio antincendio, l’assistenza sanitaria, la disponibilità di infrastrutture ricreative ed alloggiative. Inoltre, è responsabile della fornitura dei servizi traffico aereo all’interno della zona di controllo (CTR) denominata “Catania”, che comprende i cieli della Sicilia orientale e mari adiacenti, ivi compresi l’Aeroporto Militare di Sigonella e quelli civili di Catania-Fontanarossa e di Comiso (RG). Nello specifico, i controllori militari del traffico aereo (Air Traffic Controllers – ATC) prevengono i rischi di collisione e rendono spedito ed ordinato il flusso del traffico aereo, sia attraverso l’applicazione di opportune procedure che tramite l’utilizzo di sistemi di comunicazione e di radar. In particolare, viene gestito – a vista – il traffico sull’area di manovra dell’Aeroporto di Sigonella e gli aeromobili in volo nelle immediate vicinanze ad esso, mentre – mediante l’utilizzo del sistema radar – vengono guidati gli aeromobili dalla fase di navigazione fino all’ultima fase dell’avvicinamento e – subito dopo la partenza – sino a quando gli stessi non si sono stabilizzati in aerovia.
(Fonte: aeronautica militare)