Al tavolo ci saranno gli amministratori giudiziari ma anche il direttore tecnico Marco Morabito, tra gli indagati di Mazzetta Sicula. Il confronto arriva a tre giorni dal guasto all'impianto e a meno di un mese dal momento in cui si inizierà a discutere dell'ampliamento
La Sicula Trasporti chiede di ricevere meno spazzatura Braccio di ferro con la Regione: oggi incontro a Palermo
Rallentare oggi per evitare di fermarsi domani. Anche perché il rischio lo si è corso appena pochi giorni fa. Sarà questo il tema della riunione in programma stamattina all’assessorato regionale ai Rifiuti. A sedere allo stesso tavolo ci saranno da una parte i dirigenti del dipartimento e dall’altro gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti, nominati dopo il sequestro dell’impresa proprietaria della più grande discarica siciliana. Stando a quanto ricostruito da MeridioNews, durante l’incontro – a cui dovrebbe partecipare anche Marco Morabito, il direttore tecnico della società finito tra gli indagati ma nei confronti del quale il gip non ha deciso di emettere alcuna misura cautelare – verrà chiesto alla Regione di ridurre i conferimenti al sito di Grotte San Giorgio, a Lentini.
La riunione si terrà a meno di 72 ore dal convulso sabato vissuto alla discarica, dove un guasto alle linee di produzione ha portato alla decisione, comunicata dallo stesso Morabito alla Regione e ai prefetti di mezza Sicilia, di chiudere i cancelli agli autocompattatori. Un annuncio che aveva allarmato i sindaci degli oltre duecento Comuni che portano i rifiuti nella discarica, ma a cui poi in serata aveva fatto seguito un’altra nota della Sicula Trasporti che faceva sapere di avere risolto i problemi.
La tempistica degli avvenimenti, l’arrivare a poco più di una settimana dall’inchiesta sulla corruzione e lo smaltimento illecito dei rifiuti, ha portato in molti a sospettare che potesse non trattarsi di una mera casualità ma poi a confermare il guasto sono stati gli stessi amministratori giudiziari. Altrettanto inevitabile sarà, adesso, ragionare sulla esigenza manifestata dai tecnici della società, e raccolta dai vertici nominati dal tribunale, di ridurre i conferimenti. In linea di principio, infatti, più spazzatura arriva alla discarica e più crescono gli introiti.
Al momento, non è chiaro se alla Regione verranno sottoposti i numeri del possibile rallentamento o se il confronto si manterrà su un piano più generale. D’altronde a tenere banco, da tempo, è la richiesta della società di potere ampliare le aree per abbancare i rifiuti. Richiesta motivata, appunto, con il prossimo esaurimento dello spazio autorizzato negli anni scorsi. Per parlare di ciò, documenti alla mano, tra meno di un mese all’assessorato al Territorio prenderà il via la conferenza dei servizi: il progetto della Sicula Trasporti riguarda un aumento della capacità di circa quattro milioni e mezzo di metri cubi. Quasi la metà di quanto ottenuto dai Leonardi da metà anni Duemila in poi.
Prima dell’avvio dei lavori per ottenere il Paur (il provvedimento autorizzatorio unico regionale) ci sarà però da gestire lo stress a cui sono sottoposti gli impianti. A maggio, i Leonardi avevano fatto sapere alla Regione che, se non fossero arrivati segnali positivi in merito all’ampliamento, i cancelli dalla fine di giugno sarebbero stati chiusi per quei Comuni che inviano rifiuti già trattati. Ovvero quelli che non avrebbero avuto bisogno di passare dall’impianto di trattamento meccanico-biologico della Sicula. Messaggi dal sapore di ultimatum che poi, con l’arresto degli imprenditori, sembravano potere passare in secondo piano ma così non è stato. Anche perché l’amministrazione giudiziaria di un’impresa, oltre a garantire la legalità delle attività svolte, ha tra i propri obiettivi quello di mantenerla competitiva sul mercato.
A prendere parte alla riunione di oggi sarà anche Salvo Cocina. Per il dirigente generale, il confronto con la Sicula Trasporti potrebbe essere uno degli ultimi appuntamenti importanti al vertice del dipartimento che si occupa dei rifiuti: è, infatti, in procinto di tornare alla guida della Protezione civile regionale scambiandosi il ruolo con Calogero Foti. Cocina è il dirigente generale che, a gennaio 2018, ha firmato l’ultima autorizzazione all’ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio. Un via libera arrivato un mese dopo dal proprio insediamento al vertice del dipartimento. «Alla Regione Siciliana sarebbe un miracolo istruire e approvare una pratica in un mese. La pratica era chiaramente pronta», ha dichiarato l’ingegnere alla commissione regionale Antimafia nell’ambito dell’indagine sul ciclo dei rifiuti.
Il lavoro dell’organismo presieduto da Claudio Fava ha riguardato, tra le altre cose, anche la gestione delle pratiche presentate dai privati agli uffici regionali. Incartamenti che sarebbero spesso stati maneggiati dai funzionari, senza informare in corso d’opera i vertici del dipartimento. Clima diverso da quello che, da qui in avanti, caratterizzerà la nuova istanza della Sicula Trasporti: a conoscere le intenzioni della società, e seguire l’evoluzione della faccenda, stavolta sono in tanti. Una partita che potrebbe giocarsi a carte scoperte, ma non per questo essere esente da colpi di scena.