Il movimento fondato dell'ex presidente della regione, raffaele lombardo, si appresterebbe a spiccare il 'salto della quaglia', per passare a sinistra con il nuovo centrodestra del ministro degli interni. In cambio avrebbe in 'premio' una poltrona nel governo crocetta
La ‘grande politica’: il Partito dei Siciliani-Mpa in ‘viaggio’ verso Angelino Alfano…
IL MOVIMENTO FONDATO DELL’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE, RAFFAELE LOMBARDO, SI APPRESTEREBBE A SPICCARE IL ‘SALTO DELLA QUAGLIA’, PER PASSARE A SINISTRA CON IL NUOVO CENTRODESTRA DEL MINISTRO DEGLI INTERNI. IN CAMBIO AVREBBE IN ‘PREMIO’ UNA POLTRONA NEL GOVERNO CROCETTA
Cominciano a venire fuori i primi retroscena legati al passaggio del vice capogruppo del partito dei Siciliani.Mpa, Angelo Figuccia, tra le ‘truppe’ di Forza Italia. A quanto pare, Figuccia avrebbe fatto il passo in avanti anticipando una scelta del suo ex Partito, che starebbe transitando, armi e bagagli, nel Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, formazione politica frutto del ribaltone del Ministro degli Interni, che ha lasciato il Cavaliere per allearsi con il centrosinistra.
Figuccia non aveva alcuna intenzione di passare con il centrosinistra del Nuovo centrodestra di Alfano e se n’è andato in un vero Partito di centrodestra. Figuccia, in altre parole, non se l’è sentita di prendere in giro il proprio elettorato. A differenza degli esponenti del Nuovo centrodestra, non ha la faccia come il culo (foto in basso a destra).
In effetti, per il Partito dei Siciliani-Mpa fondato dall’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, l’alleanza, anche se ‘rigorosamente’ trasformista, con la sinistra siciliana non è una novità. Nella passata legislatura Lombardo ha governato per quattro anni con il PD. Solo negli ultimi mesi ha litigato non con il Partito Democratico, ma con gli ‘appapponi’ di Confindustria Sicilia che chiedevano sempre di più.
Tra l’altro, alle elezioni regionali dell’ottobre del 2012 Lombardo ha aiutato Rosario Crocetta a mettere su la “Lista Crocetta” nel collegio di Catania, fornendo all’attuale presidente della Regione candidati. E ha convinto Gianfranco Miccichè a candidarsi alla presidenza della Regione con l’obiettivo – assolutamente riuscito – di indebolire la candidatura di Nello Musumeci, che altrimenti avrebbe vinto le elezioni senza problemi.
In questa avventura trasformista, Lombardo si è ritrovato accanto al senatore Giuseppe Firrarello detto Pino, con il quale aveva litigato per quattro anni, ma al quale non ha esitato a legarsi per ‘impiombare’ Nello Musumeci. Con la ‘benedizione’ di Angelino Alfano, senza il consenso del quale Firrarello non fa mai nulla.
Insomma, il ritorno di Raffaele Lombardo nel ‘recinto’ del centrosinistra, dove i ‘prigionieri’ vengono ‘allevati’ bene, con mangimi di prima qualità era già scritto. Ovviamente, trattandosi di personaggi che negli ultimi cinque anni hanno scritto pagine ‘mirabili’ in aggiunta al grande romanzo di Federico De Roberto, “I Vicerè” (soprattutto in quella parte dell’opera nella quale uno dei protagonisti, sposando con grande ‘afflato’ morale i personaggi che interpretano alla lettera l’idea della politica di Agostino Depretis – l’ex garibaldino reduce dall’impresa dei mille inventore del trasformismo politico – lascia intendere che in Italia destra e sinistra sono tutta una cosa: l’importante è sederi e rubare alla faccia degli elettori che votano convinti di aver appoggiato un’ideologia), il ritorno verrà premiato.
Come? Si sussurra con un bell’assessorato. Una poltrona che dovrebbe suggellare l’alto valore morale che spinge i deputati dell’Ars del Partito dei Siciliani-Mpa a transitare, armi e bagagli, con l’allegra brigata di Rosario Crocetta e del suo scombiccherato Governo.
Della serie, una poltrona val bene l’autonomia! Voti in più, in Aula, per approvare un Bilancio 2014 falso e truffaldino. Insomma, la vera, grande politica siciliana… Quella grande politica con la quale Lombardo ci ha deliziato nella passata legislatura…