Indipendentisti uniti: “Per la Sicilia l’unica via è l’autodeterminazione”

Si è svolto ieri a Grammichele, in provincia di Catania, il 1° convegno dell’ M.L .P.N.S. (Movimentu di Libbirazzioni Nazziunali du Populu Sicilianu) cui hanno partecipato numerosi  gruppi indipendentisti e autonomisti siciliani. Fra i presenti, rappresentanti del movimento Sicilia Libera, del M.I.S. (Movimento per l’Indipendenza della Sicilia), del C.A.S.S. (Comitato Autodeterminazione Sicilia Stato), del S.I.M. (Siciliani in Movimento)e singoli cittadini giunti da più parti dell’Isola.
Abbiamo incontrato la portavoce del Movimento, Rosa Cassata e le abbiamo chiesto il significato del termine “autodeterminazione” e il perché di un Movimento di Liberazione Siciliano.
“Nel Dictionnaire de la terminologie du droit international di Parigi (1959) vengono citati diversi significati applicabili al concetto di diritto  all’autodeterminazione di un popolo; fra questi il dritto dei popoli ad essere consultati nelle cessioni territoriali, per esempio, o diritto dei popoli a scegliere la propria forma di governo, il diritto ad essere protetti contro tutti gli “interventi” esterni, oppure il diritto di un popolo a liberarsi di una dominazione che lo opprime”.
L’ONU nel 1945 ha sancito il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione dei popoli secondo lei il  popolo siciliano, rappresenta una “Nazione”?
“Si, conosciamo bene la differenza fra Stato (un territorio in cui vigono le stesse leggi ) e Nazione (un territorio dove si trovano gli stessi costumi, le stesse tradizioni ecc.) e sappiamo bene come, spesso, i due concetti non coincidano. La Nazione siciliana  ha tutte le carte in regola per potere immediatamente esercitare questo diritto.”
Il popolo siciliano come quello basco, quello catalano, il corso, il sardo, il tibetano, i nativi americani ed altri?
“Assolutamente si.”
L’art.1 della carta delle Nazioni Unite recita che tutti i popoli hanno il diritto ad autodeterminarsi e in virtù di questo diritto decidono del loro statuto e perseguono il loro sviluppo socio-economico e culturale, ma questo diritto può essere davvero vantato da tutti i popoli? 
“No, questo diritto attiene ai soggetti di diritto internazionale, cioè ai Movimenti di Liberazione Nazionali e vengono riconosciuti solo a tre categorie di popoli, ai popoli soggetti a dominio straniero, a quelli sottoposti a regime razzista e a quelli sottoposti a potenza coloniale. Ecco perché è nato il nostro movimento.”
Il Popolo Siciliano a quale di quelle tre categorie appartiene?
“Il 4 Giugno scorso, il Movimento di Liberazione del Popolo Siciliano (MLPNS) che non è un “partito politico ed usa come armi solo quelle date dal diritto internazionale, ha depositato all’ONU la propria denuncia contro lo Stato italiano per “OCCUPAZIONE, DOMINAZIONE E COLONIZZAZIONE della Nazione Siciliana e DISCRIMINAZIONE RAZZIALE perpetrata da oltre 150 anni sia da parte degli abitanti del Nord Italia, che dai parlamentari italiani. Ha presentato anche una serie di denunce con relativi dossier sulla trattativa Stato italiano-mafia e contro le istallazioni militari straniere sul territorio nazionale siciliano, insomma contro tutte quelle interferenze di potenze straniere sul territorio nazionale siciliano (M.U.O.S. docet) e sugli inquinamenti ambientali da radiazioni nucleari, come all’interno del BIVIERE DI LENTINI, ecc
Autodeterminazione del popolo, non violenza, tolleranza religiosa… ci ricordano un certo indiano..
“Ghandi riteneva fondamentale che gli indiani potessero decidere come governare il loro paese, perché la povertà in cui vivevano dipendeva dallo sfruttamento delle risorse da parte dei loro “colonizzatori” inglesi. I nostri sono italiani ma la sostanza non cambia.

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