Sono ancora da chiarire le cause che hanno portato alla morte di Salvatore Scannella, il 55enne originario di Campofranco schiantatosi ieri mentre stava guidando un piccolo aereo privato. Si cerca di capire, inoltre, se la vittima stesse svolgendo delle riprese commissionate dall'Anas
Indagini sull’aereo caduto sulla statale 640 Procura acquisisce riprese della telecamera
Campofranco, piccolo centro del Nisseno, piange il 55enne Salvatore Scannella morto ieri in un incidente aereo dopo che il velivolo si è schiantato al suolo su una delle carreggiate della statale 640 in territorio di Agrigento. L’uomo era un dipendente di Anas e secondo le indiscrezioni trapelate dagli inquirenti stava realizzando delle riprese aeree per conto della stessa società. Il pilota avrebbe perso il controllo dopo che l’aereo era sceso di quota e aveva tranciato i cavi dell’energia elettrica.
Questo tipo di velivoli non ha in dotazione scatole nere, ma Scannella prima di partire dall’avio-pista di Villaggio Mosè aveva montato una telecamera Go-pro, che potrebbe aver ripreso tutte le fasi dell’incidente. Le immagini sono state acquisite dalla polizia stradale e dal magistrato titolare delle indagini Salvatore Vella.
Nel Comune dove Scannella viveva la notizia si è diffusa in pochi minuti. La moglie è stata avvisata da una pattuglia dei carabinieri della stazione di Campofranco e subito dopo è stata colta da un malore. La donna è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Longo di Mussomeli. Scannella lascia due figli, uno dei quali dovrebbe sposarsi nei prossimi giorni. La vittima è stata anche consigliere comunale due legislature fa e da poco aveva aperto un negozio di informatica e una pescheria.
Sul tavolo degli inquirenti ci sono diverse domande ancora senza risposta. Una in particolare, in merito a cosa stesse facendo Scannella al momento dell’incidente. Tra le ipotesi al vaglio quella secondo cui l’uomo stava effettuando un servizio per Anas con un mezzo privato. La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.