La Procura di Palermo non ha aperto nessun fascicolo sulle assunzioni di 76 dipendenti. Lo dice l'ex magistrato oggi alla guida della società e lo conferma il Procurato capo, Leonardo Agueci
Inchiesta su Sicilia E-servizi Ingroia smentisce: «Una bufala»
Una bufala. L’inchiesta della Procura di Palermo sulle assunzioni di 76 dipendenti alla Sicilia-Eservizi, la società regionale guidata da Antonio Ingroia, viene smentita non solo dallo stesso ex magistrato, manche da Leonardo Agueci, il Prcuratore capo ad interim.
«La storia dell’inchiesta della Procura di Palermo sulle assunzioni di 76 dipendenti del socio privato che sta circolando su giornali e siti web è campata in aria, non esiste. E’, insomma, la classica bufala» dice Ingroia.
Che aggiunge: «So con certezza che fino ad oggi l’unico fascicolo aperto dal procuratore Agueci sulla società di cui sono amministratore è quello, aperto su mia denuncia, che riguarda le passate gestioni e che nulla, proprio nulla, ha a che vedere con le 76 assunzioni. Francamente mi chiedo come possano circolare certe notizie che non hanno alcun fondamento».
Una versione, come detto confermata da Agueci che ha confermato l’esistenza di un fascicolo aperto però dopo ad un esposto dello stesso Ingroia che denunciava consulenze per per 4 milioni e mezzo di euro nel periodo precedente alla sua amministrazione.
L’unica inchiesta sui dipendenti, a quanto pare, è quella della Corte dei Conti che contesta un danno erariale da oltre un milione di euro proprio per le assunzioni dei dipendenti che prima erano in carico al socio privato.