Incendio Ecomac Augusta: aperta un’inchiesta. «State in casa con infissi chiusi e condizionatori spenti»

Preoccupa ancora la nube nera che si è sprigionata ieri a causa di un incendio a un deposito della Ecomac, ad Augusta, nel Siracusano. In fiamme sono andati i rifiuti plastici stoccati nell’impianto di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi che si trova nell’area esterna adiacente alla cementeria. La procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta sull’incendio. Quello che ha interessato il deposito, infatti, è il secondo rogo a distanza di tre anni. Le indagini serviranno a capire se dietro le fiamme c’è la mano di qualcuno o anche se non sono state prese adeguate misure di sicurezza. Intanto, al momento, le sostanze tossiche, spinte dal vento, sono sopra il cielo di Priolo Gargallo. Altro comune del Siracusano che fa parte del quadrilatero industriale del polo petrolchimico.

Lì il sindaco Pippo Gianni ha firmato un’ordinanza di rifugio al chiuso. «A causa dell’incendio presso lo stabilimento Ecomac di Augusta – si legge in una nota – e visto che dalle previsioni meteo dei venti si evince un possibile spostamento della nube fino a interessare il territorio comunale di Priolo in alcune fasce orarie, si comunica alla cittadinanza che, in via precauzionale e a tutela della salute pubblica, il sindaco Pippo Gianni ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente di rifugio al chiuso, in coordinamento con gli organi competenti». Un documento ufficiale con cui si invita la cittadinanza a «rimanere all’interno delle proprie abitazioni, evitare gli spostamenti, spegnere i climatizzatori e chiudere gli infissi».

Secondo quanto riferito, al momento, infatti l’incendio non sarebbe stato ancora del tutto domato. «Stiamo monitorando costantemente la situazione – fa sapere il primo cittadino di Priolo Gargallo – I nostri volontari di protezione civile, insieme alle squadre di soccorso sono impegnati sul posto per domare l’incendio. Invitiamo tutti i cittadini – conclude il sindaco Gianni – alla massima prudenza e alla collaborazione». La polizia municipale sta facendo sgomberare anche la spiaggia di Marina di Priolo dove questa mattina erano presenti diversi bagnanti. «Forniremo alla comunità – aggiunge il vicesindaco e assessore alla Protezione civile Alessandro Biamonte – aggiornamenti tempestivi sull’evoluzione dell’emergenza. Per qualsiasi necessità – conclude – i cittadini potranno contattare il comando di polizia municipale e la protezione civile». 

Intanto, anche il Libero consorzio comunale di Siracusa sta continuando a monitorare la qualità dell’aria in tutta la provincia, grazie ai dati rilevati dalle centraline ambientali presenti nei Comuni e nelle aree più esposte. Dai dati aggiornati alla giornata di ieri, 5 luglio, e da quelli nelle prime ore di oggi, 6 luglio, emerge che «non si registrano situazioni di allarme per i principali inquinanti monitorati (anidride solforosa, ozono, biossido di azoto e benzene)», si legge in un comunicato. I valori rilevati risultano ampiamente al di sotto dei limiti di legge previsti per la tutela della salute pubblica. In alcune ore della giornata e in determinate zone, però, «si evidenziano valori più alti di sostanze volatili, riconducibili con ogni probabilità agli effetti dell’incendio. Al momento – fanno sapere dal Libero consorzio – si tratta di picchi temporanei che non comportano superamenti dei limiti di sicurezza, ma che continueranno a essere monitorati con attenzione».

Per quanto riguarda le diossine – che rappresentano una delle sostanze più delicate da monitorare dopo incendi di questo tipo – «è necessario attendere gli esiti delle analisi specifiche, che richiedono tempi tecnici più lunghi e che attendiamo da parte di Arpa. Non appena i dati ufficiali saranno disponibili – assicurano dal Libero consorzio di Siracusa – verranno tempestivamente comunicati alla popolazione. Siamo in costante contatto con la prefettura, con l’Arpa e con tutti gli enti preposti al controllo e al monitoraggio ambientale. Le attività di rilevamento e verifica – concludono – proseguiranno anche nei prossimi giorni».


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